Covid, anche in Liguria tornano in ospedale i medici no vax
di Federico Amodeo
Ma il reintegro di coloro che avevano scelto di non adempiere all'obbligo vaccinale sta suscitando polemiche
E' finito oggi l'obbligo della vaccinazione anti-Covid per i medici, gli infermieri e gli operatori socio-sanitari che tornano così a lavorare in ospedali e strutture per anziani. Il provvedimento lo ha deciso il Governo motivandolo con l'esigenza di colmare le carenze di organico del sistema sanitario nazionale.
Ma il reintegro di coloro che avevano scelto di non adempiere all'obbligo vaccinale sta suscitando polemiche, anche perché resta da capire dove gli stessi verranno impiegati: secondo il presidente della Regione Ligura Giovanni Toti i direttori generali e sanitari liguri avranno la responsabilità di inserirli in reparti dove non rischino di venire a contatto con pazienti fragili.
Il Consiglio dei ministri, è scritto nel decreto del rientro al lavoro dei No Vax, ha «ritenuto necessario far fronte alla preoccupante carenza degli esercenti le professioni sanitarie. Occorre garantire l’effettività del diritto alla salute mediante il reintegro del personale sanitario nell’esercizio delle relative funzioni». Ma in Liguria, secondo i sindacati, non bastano i rientri a colmare le carenze d'organico.
Nella nostra regione sono 263 le figure della sanità pubblica che da oggi rientrano a esercitare nelle strutture ospedaliere. Secondo l'assessore regionale alla Sanità Angelo Gratarola "Non è bello vedere dottori che non si fidano della medicina ufficiale", più tranciante Matteo Bassetti, direttore della clinica malattie infettive del San Martino, che parla di "schiaffo pesante al 93,2% dei medici italiani che si sono vaccinati", aggiungendo, riferendosi alle prime misure del Governo, che "questo è il modo peggiore in cui si potesse cominciare". Per Bassetti "sostenere che tutto quello che è stato fatto in passato, inclusa la campagna vaccinale, che è stata il fiore all’occhiello del nostro Paese, sia stato ideologico e non scientifico è profondamente sbagliato".
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