Costa, Palomba scrive ai parlamentari: "Per ripartire, bisogna cambiare la legge"
di Marco Innocenti
"Vorremmo fare le crociere di cabotaggio ma ad oggi non è possibile"
Costa Crociere vuole ripartire e, per farlo, avrebbe individuato la risposta più immediata nelle crociere di cabotaggio. Il problema è che la legge attuale non le permette ad una compagnia battente bandiera dello stesso paese. In sostanza, quindi Costa Crociere non potrebbe allestire crociere che tocchino solo porti italiani mentre, per esempio, la concorrente Msc potrebbe tranquillamente farlo, battendo bandiera panamense.
Per sollecitare un intervento che possa risolvere questa situazione, il direttore generale di Costa Crociere Neil Palomba ha preso carta e penna e ha scritto ai parlamentari italiani: "Prevediamo un percorso per la ripartenza suddiviso in tre fasi - ha scritto nella sua lettera Palomba - La prima, che auspichiamo possa cominciare con l’estate 2020, prevede un turismo di prossimità, un’offerta di vacanza crocieristica 'Italiana per gli Italiani'. Il nostro contributo va in una precisa direzione: quella della valorizzazione delle bellezze dell’Italia, la riscoperta dei territori e del patrimonio storico e paesaggistico della nostra penisola. Un turismo che riscopra l’Italia, da terra e anche dal mare, con un’offerta combinata di crociera con strutture di terra".
"Nella seconda fase - ha aggiunto Palomba - prevediamo di procedere in direzione di un ampliamento degli itinerari verso alcuni paesi confinanti, per tornare poi, in una terza fase, ad un ritorno ad una offerta completa". Costa, infatti, usufruisce degli sgravi previsti dal registro internazionale ma, per effettuare le cosiddette crociere di cabotaggio dovrebbe rinunciarvi, procedendo all'iscrizione al registro ordinario con un aumento enorme dei costi. Da qui la richiesta avanzata da Neil Palomba ai parlamentari italiani: "E' indispensabile per noi poter avere la possibilità di effettuare, in via temporanea, la navigazione crocieristica tra soli porti italiani, il "cd cabotaggio", e su questo chiediamo un Suo intervento affinché sia accolto l’emendamento predisposto da Confitarma a costo zero per lo Stato. Noi ci siamo, ma per poter contribuire in modo significativo chiediamo la collaborazione delle Istituzioni nell’elaborazione di linee guida chiare per la ripartenza in sicurezza, incentivi accessibili che rendano più appetibile l’offerta turistica e la ricerca di soluzioni che ci permettano di tornare presto a navigare".
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