Consiglio regionale, sovrafollamento pronto soccorso. Sanna (Pd): "L’assenza di una medicina territoriale efficace è un problema"

di Carlotta Nicoletti

Il consigliere: "La sanità ligure oggi è come un paziente malato: ha bisogno di cure urgenti”

Durante le festività natalizie, i pronto soccorsi liguri sono stati messi a dura prova, con una situazione di caos che ha evidenziato le criticità del sistema sanitario regionale. Il personale medico e infermieristico ha lavorato con grande impegno per gestire un’emergenza che, secondo i consiglieri regionali, era ampiamente prevedibile.


Le cause – “L’assenza di una medicina territoriale efficace costringe molti cittadini a rivolgersi direttamente ai pronto soccorsi, causando inevitabilmente un sovraffollamento,” ha dichiarato il consigliere regionale Armando Sanna, sottolineando come questa problematica fosse già stata discussa in Consiglio prima delle festività.


Le richieste – Nel corso della seduta odierna, è stata portata avanti un’interrogazione per sollecitare l’istituzione di una commissione straordinaria sulla sanità. Questo tavolo di lavoro dovrà affrontare le principali criticità del sistema, inclusi i problemi strutturali che hanno portato al caos nelle festività e quelli legati all’imminente picco influenzale.


La situazione economica – Uno dei nodi centrali riguarda il bilancio regionale della sanità, con un deficit importante. “Chiediamo chiarezza sull’entità di questo buco di bilancio e azioni concrete per evitare il ripetersi di queste situazioni,” ha aggiunto il consigliere.


Soluzioni proposte – Tra le proposte presentate vi è il rafforzamento della medicina territoriale, la pianificazione di interventi condivisi e il monitoraggio delle emergenze stagionali. “La sanità ligure oggi è come un paziente malato: ha bisogno di cure urgenti,” ha concluso il consigliere.


Prossimi passi – La questione sarà al centro della prossima commissione straordinaria sulla sanità, dove si discuteranno strategie per affrontare il sovraffollamento e garantire un’assistenza più efficiente.


L'assessore alla sanità Massimo Nicolò ha risposto all'interrogazione dicendo che in realtà gli ambulatori tenuti aperti con i medici di base durante le feste, hanno aiutato molto a ridurre il numero di pazienti che si sono recato al pronto soccorso. "Estenderemo ai prossimi sabati e domeniche di gennaio gli ambulatori con i medici di base. Sono stati 3341 gli accessi agli ambulatori, tutte persone che non sono andate al pronto soccorso evitando il sovrafollamento. Un piccolo punto fermo del quale noi siamo soddisfatti - continua l'assessore - Certamente questa è la reazione, dobbiamo essere pro attivi su emergenza urgenza e su quello che viene mescolato oggi probabilmente con una comunicazione sbagliata. E' in atto un piano di emergenza per l’alta complessità . E vogliamo mettere in atto un protocollo per l’emergenza della bassa complessità. Stiamo affrontando questo punto in questi giorni. Stiamo riorganizzando le Rsa pubbliche. Ogni pronto soccorso deve avere 50 letti che gestiranno i medici. Getteremo le basi venerdì alle 12:30 con il protocollo emergenza bassa complessità che prevede una serie di azioni che riguardano anche la comunicazione".


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