Confindustria: pronti a candidarsi Garrone, Gozzi, Marenghi e Orsini. Toti e Bucci: "Presidente ligure sarebbe bel segnale"
di Redazione
Quattro nomi per la successione a Carlo Bonomi, le indicazioni ufficiali entro la mezzanotte di lunedì 12 febbraio
All'avvicinarsi della scadenza fissata per la mezzanotte di lunedì prossimo sono quattro gli imprenditori che restano determinati a presentare la loro candidatura per la corsa al rinnovo della presidenza di Confindustria (nella foto, il palazzo della sede nazionale, in viale dell'Astronomia all'EUR di Roma).
La formalizzazione delle candidature è attesa in prossimità del termine ultimo: arriveranno probabilmente non prima del tardo pomeriggio di lunedì se non in tarda serata. Al momento sono certe le candidature di Edoardo Garrone, Antonio Gozzi, Alberto Marenghi ed Emanuele Orsini, come confermano fonti bene informate (i possibili candidati sono tenuti alla riservatezza).
"La partita è ancora in corso", avevano chiarito fonti vicine a Antonio Gozzi (Duferco, presidente di Federacciaio e della società calcistica Virtus Entella) quando a fine gennaio era insistente la voce di diplomazie al lavoro per evitare uno scontro, un derby ligure, con Edoardo Garrone (Erg, presidente del Sole 24 Ore e dell'Istituto Giannina Gaslini): nulla sarebbe cambiato, al momento per entrambi viene data per scontata la candidatura.
E' attesa per certa la candidatura di Alberto Marenghi, attuale vicepresidente di Confindustria con la delega per l'organizzazione, lo sviluppo ed il marketing: guida la storica Cartiera Mantovana, azienda di famiglia fondata nel 1615, ed è fondatore di Cartiera Galliera e Sumus Italia. Per certa è attesa anche la candidatura di Emanuele Orsini: gli accreditano il vantaggio di essersi mosso, con grande anticipo, quando nelle articolazioni di via dell'Astronomia c'era ancora un clima di grossa incertezza sul quadro delle altre possibili candidature: vicepresidente di via dell'Astronomia con la delega per credito, finanza e fisco, è imprenditore nell'edilizia in legno e nell'alimentare con Sistem Costruzioni e Tino Prosciutti.
Il presidente della Regione Giovanni Toti commenta: "A me piacerebbe se il prossimo presidente nazionale di Confindustria fosse ligure, non dipende da me, io non faccio l'industriale. Credo che sarebbe un bel segnale anche di risveglio del nostro mondo imprenditoriale autoctono, ci sono bei candidati, persone serie capaci e stimabili tutti e due. Talvolta non ne abbiamo di candidati, talvolta eccediamo e ne abbiamo troppi, se si sapesse fare un minimo più di sistema saremmo un po' più competitivi. Meglio due che nessuno". Al governatore fa eco il sindaco di Genova Marco Bucci: "Mi auguro che il presidente di Confindustria nazionale sia un genovese, un ligure. Tifiamo perché sia uno dei nostri, dopo Angelo Costa è il tempo di rimettere un ligure a livello nazionale. D'altra parte Confitarma, l'associazione nazionale degli armatori, ha nominato il genovese Zanetti come presidente. Genova si sta riprendendo l'importanza nazionale".
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