Caso Toti, Pastorino (Linea Condivisa): "Sfiducia è un atto di responsabilità"
di Redazione
"Arriverà momento di un serio esame politico della situazione e dovremo essere noi consiglieri a prendere decisioni cruciali"
"In un contesto in cui la voce del presidente Toti, attualmente agli arresti domiciliari, si fa sentire tramite una lettera in cui difende la sua posizione, emerge una totale mancanza di visione politica. La mozione di sfiducia non è una mancanza di garantismo, ma piuttosto un atto necessario di responsabilità verso le istituzioni e verso le cittadine e i cittadini". Così Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale, dopo il suo intervento per illustrare la sua posizione rispetto alla mozione di sfiducia discussa stamani in consiglio regionale.
"Ribadiamo il ruolo fondamentale della magistratura nel garantire l'integrità del processo, ma dobbiamo essere realisti: arriverà un momento in cui sarà necessario un serio esame politico della situazione, e saranno gli stessi presenti in quest'aula a dover prendere decisioni cruciali - ha detto Pastorino -. Il modello politico attuale, incentrato su una figura dominante come Toti, con deleghe che spaziano dal bilancio alla cultura e alla sanità, si rivela ora nella sua fragilità. Il presidente è coinvolto in vicende giudiziarie che ne impediscono l'efficace guida amministrativa e politica. È importante sottolineare - prosegue Pastorino - che sia a livello regionale che comunale le disparità erano emerse da tempo: mentre ad alcuni, come Spinelli, venivano concessi spazi, ad altri attori della logistica venivano invece negati."
"Dal punto di vista sanitario, la situazione continua a essere drammatica: la Corte dei Conti boccia la sanità ligure senza sconti. Le criticità vanno dal disavanzo record (peggiore solo al Molise) alle infinite liste d'attesa, dalle strutture fatiscenti ai favori verso le strutture private. La maggioranza si definisce sempre come 'quelli del fare', ma chi ha effettivamente realizzato qualcosa di tangibile in questi 9 anni alla guida della nostra regione? Progetti come il nodo ferroviario di Genova o la Gronda (a cui siamo contrari) sono costellati di ritardi, inaugurazioni a favor di camera e promesse infrante. È giunto poi il momento di porre fine a sprechi e inefficienze, come nel caso di Alisa, che spende decine di milioni di euro in consulenze senza alcun reale beneficio per la comunità".
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