Caso Toti, Linea Condivisa: "Al lavoro per l'alternativa, partire da programmi e perimetro coalizione"

di Redazione

Gianni Pastorino e Rossella D'Acqui: "Sarebbe dignitoso farla finita con questa legislatura"

"In questa settimana come Linea Condivisa, lo abbiamo ribadito anche in aula del Consiglio Regionale ieri, abbiamo a più riprese chiesto che il Presidente Toti si dimettesse”. Lo dichiarano Gianni Pastorino, Capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio Regionale, e Rossella D’Acqui, presidente di Linea Condivisa. “Sarebbe dignitoso farla finita con questa legislatura. Riteniamo giusto rispondere alle domande di trasparenza e chiarezza delle tante e dei tanti liguri che, non più tardi di sabato scorso, erano presenti alla manifestazione promossa dalla rete dei comitati liguri che si è tenuta a Genova.

"Serve un passo in avanti - prosegue la nota - nella discussione politica di questi giorni e, come forza politica, vogliamo promuovere tre semplici e chiari obiettivi: 1 - Delineare il perimetro della coalizione, chi ci sta e chi no; 2 - Indicare i temi su cui intervenire; 3 - Trovare e condividere le modalità di scelta di un candidato o candidata. Perché se non si agisce in questo modo c’è il rischio di non essere pronti ad affrontare con credibilità la prossima chiamata alle urne per dare un nuovo governo alla nostra regione. La scelta del candidato o della candidata Presidente e del suo programma elettorale, in vista delle elezioni, deve passare da un processo di condivisione e trasparenza. Diciamo questo perché pensiamo sia importante non soffermarsi alla semplice richiesta di dimissioni: è necessario superare nel centrosinistra questo momento di impasse e iniziare a lavorare da subito per un’alternativa credibile.

"Per questo motivo, già dalle prossime ore, sarà necessario istituire un tavolo di confronto con tutte le forze progressiste, alternative al governo del centrodestra, per lavorare uniti e per rendere la Liguria una regione vivibile dove, a differenza di oggi, curarsi sia possibile e accessibile a tutti e dove ambiente, sviluppo e lavoro siano insieme in un percorso sostenibile. In questi giorni sui giornali vengono annunciati alcuni nomi di possibili candidati o candidate. Nomi sicuramente autorevoli, credibili e di grande prestigio, che però, spesso, sono patrimonio di elaborazione di un solo partito, a volte addirittura di una parte di un partito. Personalità individuate senza alcun confronto sui temi strategici e senza aver condiviso il percorso con cui si sceglie il candidato o la candidata. Oltre ad un blocco delle attività istituzionali, che rischia la regione in questa situazione, c’è la necessità di rispondere ai bisogni e alle esigenze del territorio. Questa opposizione - conclude la nota - deve costruire un’alternativa dove i cittadini e le cittadine possano ritrovare credibilità, autorevolezza e recuperare la fiducia in un’istituzione regionale fortemente ferita da quello che sta accadendo”.