Caso Toti: 'campo largo' oggi a De Ferrari, Telenord in diretta. Schlein: "Presidente lasci, tiene la Liguria ai domiciliari"

di Redazione

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"In Liguria, con un presidente arrestato da due mesi e accuse gravissime, i ministri diventano avvocati d'ufficio e attaccano la magistratura"

Caso Toti: 'campo largo' oggi a De Ferrari, Telenord in diretta. Schlein: "Presidente lasci, tiene la Liguria ai domiciliari"

Oggi i leader del 'campo largo' si ritrovano a Piazza De Ferrari alle 17,30 per "Liguria, diritto al futuro", un sit-in convocato per chiedere le dimissioni di Giovanni Toti. Ci saranno i segretari nazionali Elly Schlein (Pd), Giuseppe Conte (M5S), Angelo Bonelli (Verdi) e Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana). Ci saranno esponenti di Azione ma non il segretario nazionale Carlo Calenda. Telenord seguirà in diretta l'evento a partire dalle 17,30, dalla piazza allo studio con ospiti politici come Stefano Quaranta e Stefano Balleari e giornalisti.

"Toti avrebbe già dovuto dimettersi, sta tenendo anche la Liguria ai domiciliari. A destra - dice Elly Schlein al Secolo XIX - c'è un doppiopesismo terrificante, TeleMeloni ha parlato per settimane della Puglia e in Liguria, con un presidente arrestato da due mesi e accuse gravissime, i ministri diventano avvocati d'ufficio e attaccano la magistratura".

"È una piazza aperta, che guarda oltre e vuole allargarsi. Ci saremo io, Conte, Bonelli e Fratoianni, ci sarà una delegazione di Azione e sicuramente di altre forze politiche. Ma quella piazza è rivolta alla società, non tanto o non solo alla politica. Non basta un'alleanza politica per rompere il sistema di potere che ha messo su la destra, ma serve una convergenza con tutte le forze che vogliono sradicarlo. Non conta chi ci sarà sul palco, quanto chi ci sarà intorno, insieme a noi. Mettiamo insieme tutte le forze che si oppongono alla destra, che in Liguria ha mostrato una concezione proprietaria delle istituzioni, e che al governo divide il Paese con l'autonomia differenziata, accentra i poteri con il premierato e taglia la sanità pubblica. Come Pd non abbiamo preclusioni, non mettiamo veti ma non abbiamo intenzione di subirne".

Per quanto riguarda il candidato per eventuali elezioni anticipate, "Come ha detto Andrea Orlando stesso, si è messo a disposizione per un ragionamento unitario di coalizione. È certamente un profilo autorevole, l'ho già detto e lo ribadisco. Facciamo un passo alla volta, iniziando dalle priorità condivise per la Liguria".