Caso Toti, Bonaccini (Pd): "Senza dimissioni la Liguria rischia la paralisi"

di Redazione

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"Se c'è un fermo amministrativo, passo indietro inevitabile"

Caso Toti, Bonaccini (Pd): "Senza dimissioni la Liguria rischia la paralisi"

"Io sono e sono sempre stato garantista" e "auguro a Giovanni Toti di dimostrare la piena conformità e liceità degli addebiti che gli vengono contestati" ma "il tema vero è l'agibilità che si ha di guidare una istituzione" come la Regione Liguria. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, candidato alle Europee capolista per il Nord Est per il Pd, ospite di una trasmissione radiofonica. "La Liguria rischia di fermarsi? Di non mandare avanti la propria attività istituzionale? - aggiunge - Da quello che esce e dai provvedimenti che sono stati presi, immagino che il rischio sia quello di uno stallo complessivo di una Regione, che ha bisogno, indipendentemente da chi la guida, di andare avanti".


Bonaccini ha ricordato che l'ex presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per falso ideologico, "reato che non esiste nemmeno in alcuni ordinamenti", "si dimise non per la gravità del reato contestato, ma per mettere l'istituzione davanti al suo destino".

Quanto a un passo indietro di Toti "dovranno valutare ma temo che ci sia il rischio di paralisi istituzionale - prosegue Bonaccini - Anche nella sua stessa maggioranza c'è preoccupazione per usare un eufemismo. A lui auguro ovviamente, come a tutti gli indagati, di dimostrare la sua estraneità, ma temo che lì si rischi il fermo della Regione dal punto di vista amministrativo. So cosa significa guidare una Regione, dato che lo faccio da 10 anni e consiglio di valutare per bene, perché se gli intrecci sono quelli che appaiono e c'è un fermo amministrativo, le dimissioni saranno inevitabili".