Caso Almasri, Bucci: "Non commento su Meloni, ma non rallenterà ok Piciocchi"

di Simone Galdi

Il governatore si mostra fiducioso sul percorso d'investitura per il candidato del centrodestra a Tursi

"Non commento mai le vicende giudiziarie, non le commento per gli altri, non le commento per me e nemmeno per il Presidente del Consiglio". Il presidente di Regione Liguria, Marco Bucci, risponde così sulla vicenda Almasri, per la quale la premier Giorgia Meloni ha ricevuto una comunicazione di iscrizione al registro delle notizie di reato.

No comment - "Ci sono tante persone vicine a me che sono passate ultimamente sotto esperienze giudiziarie - ha aggiunto Bucci - non ho mai commentato perché non è il mio lavoro. Ho rispetto per la magistratura".

Verso le comunali - Sull'ipotesi che l'inchiesta possa in qualche modo rallentare i tempi per l'ok da Roma alla candidatura a sindaco di Genova Pietro Piciocchi per il centrodestra, Bucci ha risposto: "Non ho timori che possa rallentare le pratiche per l'ok a Piciocchi".

Il caso - Il cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish era arrivato in Italia dalla Germania domenica 19 gennaio, lo stesso giorno in cui la Corte penale internazionale dell'Aia aveva spiccato un mandato d'arresto per crimini di guerra, avvertendo contestualmente le autorità italiane. Almasri è stato prima arrestato a Torino e poi rilasciato e riportato a Tripoli con volo di Stato, nella serata del 21 gennaio. Secondo il ministro dell'interno Piantedosi, le ragioni della scarcerazione e del rimpatrio erano "urgenti" e di "sicurezza, con mio provvedimento di espulsione, vista la pericolosità del soggetto". Secondo il tribunale internazionale, Almasri era uno dei responsabili della prigione di Mitiga, a Tripoli, dove una recente missione dell’ONU aveva segnalato violenze e torture sistematiche nei confronti dei detenuti. Per queste ragioni, la scarcerazione del cittadino libico e ancora di più il rimpatrio avevano colto di sorpresa esponenti politici e opinione pubblica.

Gli sviluppi- Martedì 28 gennaio la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha detto pubblicamente di essere indagata per la liberazione di Almasri, perché sospettata di favoreggiamento e peculato nella vicenda. Nelle prossime settimane il cosiddetto tribunale dei ministri sarà incaricato di indagare sul caso e verificare se siano necessarie ulteriori indagini, oppure decidere per l'archiviazione.

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