Carlo Felice, rischio sciopero per la prima del 'Lucia di Lammermoor'. Il teatro: "Impegnati a ottenere modifiche a legge di bilancio"

di Redazione

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Il 15 novembre possibile stop da parte dei lavoratori di Snater

Carlo Felice, rischio sciopero per la prima del 'Lucia di Lammermoor'. Il teatro: "Impegnati a ottenere modifiche a legge di bilancio"

Il Teatro Carlo Felice di Genova ha presentato al pubblico il secondo titolo della stagione lirica, venerdì 15 novembre alle 20 è previsto il debutto per il dramma Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti, ma la prima è a rischio a causa di uno sciopero proclamato dai lavoratori del sindacato Snater.

Le motivazioni - Già lo scorso 12 ottobre i lavoratori avevano incrociato le braccia: la base della protesta è la bozza di Legge di Bilancio che arriva da Roma: Snater punta il dito su due articoli in particolare, ovvero quello che non consentirebbe più di assumere a tempo indeterminato per una spesa del personale non superiore al 75% di quella relativa al personale cessato l’anno precedente.

La posizione del teatro - Il Teatro Carlo Felice farebbe così le spese senza avere colpe - lo sciopero infatti nasce dalla protesta contro il Governo - come successo lo scorso 12 ottobre quando il primo titolo del calendario era stato presentato senza scenografia. Dalla direzione fanno sapere che "il teatro Carlo Felice di concerto con l'Anfols (associazione nazionale fondazioni lirico-sinfoniche) che rappresenta tutte le fondazioni lirico sinfoniche italiane, segue con la massima attenzione la legge di bilancio 2025 infatti il presidente dell'Anfols Fulvio Macciardi ha indirizzato al sovrintendente la seguente lettera: "Egregio sovrintendente, desidero informarti che abbiamo avviato tutte le interlocuzioni necessarie con i ministeri competenti al fine di provare a ottenere le modifiche alla legge di bilancio relativamente a quegli articoli che possono avere ricadute negative sulle fondazioni lirico sinfoniche proprio nel periodo di volontà condivisa di pieno rilancio delle attività". In conclusione, "Pur sottolineando che la Legge di Bilancio non è evidentemente un tema nella responsabilità dei teatri d'opera e tantomeno dei loro gestori, la direzione del teatro Carlo Felice è impegnata a fianco dell'Anfols e dei lavoratori nel tentativo di ottenere 'le modifiche alla legge di bilancio' che riguardano le fondazioni lirico-sinfoniche e  ritiene che non ricorrono le motivazioni per la dichiarazione di scioperi".

Fistel CIsl - "E’ stato confermato da parte di Bucci, e ne siamo lieti, il percorso di trattative sindacali già esistente che recentemente ha portato anche a nuove assunzioni al Carlo Felice attraverso la contrattazione. Si continua dunque su una strada ben definita e tracciata dove l’Osservatorio istituito con la sovrintendenza sarà il punto di riferimento per procedere all’implementazione degli organici, la formazione del personale, ricambio generazionale e la nascita dell’Accademia per i tecnici, un progetto su cui vuole insistere e investire anche il neo presidente della Regione Bucci. Non servono mille tavoli di concertazione, lo avevamo già e dobbiamo lavorare sempre su quello. Noi come organizzazione sindacale lo abbiamo sempre fatto. A differenza di altri’’, spiega la segreteria regionale della Fistel Cisl Liguria