Campo Ligure: dimmi come ti chiami e ti dirò che “rosario” avrai

di Gilberto Volpara

2 min, 49 sec

L'originalità funebre nel paese della Vallestura con differenze tra locali e foresti

Campo Ligure: dimmi come ti chiami e ti dirò che “rosario” avrai

In sostanza: se sei un campese doc, ma di ceppo ereditario e dunque da più generazioni, quando muori avrai la recita del rosario in un oratorio. Se sei “un foresto”, il rosario te lo diranno in un altro oratorio e, talvolta, non basta neppure aver scritto sulla carta d’identità: luogo di nascita, Campo Ligure (rigorosamente staccato, perchè qui non ammessa la forma attaccata).

 

Ricostruzione corretta, signor sindaco?

 


“Direi di no. A Campo Ligure, da diversi secoli, esistono due confraternite: quella di “Morte ed Orazione”, con sede presso l’oratorio dei Santi Sebastiano e Rocco a cui sono iscritte alcune antiche famiglie e i “foresti”, nonché, quella dei “Disciplinanti” sita nell’Oratorio di Nostra Signora Assunta alla quale afferiscono il maggior numero di famiglie del borgo. Questa divisione in due confraternite ha una diretta conseguenza nella recita dei Rosari a suffragio dei defunti che vengono, quindi, recitati nell’uno o nell’altro oratorio per una consuetudine di tipo quasi ereditario. Per noi è normale, va così da sempre” spiega il primo cittadino Gianni Oliveri.  

 

Tra le vie del paese della filigrana ti spiegano che, quando muore qualcuno, nella maggior parte dei casi, non c’è neppure bisogno d’aspettare il manifesto funebre. Spesso basta il cognome per capire in quale oratorio sarà recitato il rosario. Scopri, pure, che nei periodi più freddi negli oratori fanno troppo freddo e, allora, tutti in chiesa senza distinzioni.

 

Originalità di Campo Ligure, appunto staccato come lo scrivono i locali, quelli veri. È il comune baricentrico di Vallestura, bandiera di Borgo tra i più Belli d’Italia. Nel pieno della calura estiva, si fa riferimento a una tradizione di fede e a un sistema precursore dell’attuale welfare con una tradizione che affonda nella notte dei tempi.

 

L’origine sta proprio nella funzione antica delle Confraternite che si occupavano di culto, ma soprattutto di assistenza sociale e supporto economico alle famiglie appartenenti alle due confraternite, anticipando in pratica lo stato sociale.

 

Tutto questo ha ancora senso nel 2024? “Certo. Questo è un importante segno di appartenenza alla grande e solidale comunità campese” risponde convinto il sindaco consapevole che toccare certi tasti sulle sponde dello Stura e un po’ come mettere in discussione il Palio per chi governa Siena.


Profondo conoscitore delle storie locali è il giovane Roberto Rizzo, vice priore dell’Assunta: “In realtà, la vicenda è più complessa e articolata. Dapprima, esisteva un piccolo oratorio dedicato a San Sebastiano e un’unica Confraternita. Tuttavia, con l’aumentare dei confratelli le dimensioni ridotte dell’oratorio portarono alcuni a edificare l’Assunta e fondare una nuova Confraternita. Successivamente, anche chi rimase a San Sebastiano decise di costruire un nuovo oratorio, pertanto, ai nostri giorni Campo Ligure può vantare la presenza di due splendidi edifici barocchi di dimensioni pressoché analoghe. Cosa succede quando muore qualcuno? In realtà, attualmente, i campesi si dividono a metà, mentre i non campesi approdano a San Sebastiano. Chi decide? La nostra storia, qualcosa di unico: un patrimonio di fede e tradizione che ci rende orgogliosi d’essere di Campo Ligure (rigorosamente staccato, ndr)”.