Bullismo e cyberbullismo, Anna Pettene a Telenord: "Ecco come identificarlo e combatterlo"
di Emilie Lara Mougenot
La presidente dell'osservatorio nazionale su bullismo e cyberbullismo ospite al Tgn Today di Telenord
La violenza tra i giovani si evolve con la tecnologia, portando nuove sfide per scuole e famiglie. Anna Pettene, presidente nazionale dell'Osservatorio su Bullismo e Cyberbullismo, ospite al Tgn Today denuncia i gravi effetti di questi fenomeni, sottolineando come il cyberbullismo, con la sua rapidità e portata, aggiunga una dimensione di isolamento e impatto psicologico più profondo rispetto al bullismo tradizionale.
Tecnologia e impatto – “Il cellulare raggiunge ovunque e in ogni momento,” spiega Pettene, evidenziando come il disinvestimento emotivo renda il cyberbullismo particolarmente insidioso. L’aggressore, nascosto dietro una tastiera, non percepisce le reazioni della vittima, amplificando la distanza emotiva e riducendo la possibilità di empatia.
Ragazze più esposte – Secondo recenti studi, le vittime privilegiate del cyberbullismo sono spesso le ragazze, bersaglio per la loro maggiore esposizione sui social media. Pettene parla anche di “bullismo rosa,” una forma di violenza più sottile ma altrettanto devastante, che si manifesta con isolamento, esclusione sociale e calunnie.
Definizione chiara – Per contrastare il fenomeno, è fondamentale identificare correttamente il bullismo: “Non ogni atto violento è bullismo,” precisa Pettene. La ripetizione degli atti aggressivi è la caratteristica distintiva, assimilabile ad atti persecutori o stalking. Senza una definizione precisa, si rischia di sottovalutare il problema, considerandolo solo come “ragazzate”.
Educazione e prevenzione – La chiave, secondo Pettene, è fare cultura nelle scuole, promuovendo il rispetto delle diversità e l’educazione digitale. L’Osservatorio ha sviluppato un software, accessibile tramite la piattaforma “Accademia dei campioni,” che misura il disagio emotivo nelle scuole attraverso un sondaggio anonimo. Domande come “Come ti senti quando vai a scuola?” aiutano a individuare segnali precoci di difficoltà.
Sensibilità e intervento – “Bisogna cogliere i segnali,” sottolinea Pettene, evidenziando l’importanza di monitorare cambiamenti nel comportamento, come cali di rendimento scolastico o abbandono di attività extra-curriculari. Agire tempestivamente può prevenire che un ragazzo o una ragazza finisca vittima di un calvario emotivo e sociale.
La cultura del rispetto – Per Pettene, è cruciale costruire una cultura del rispetto e delle diversità, insieme a competenze digitali. “Il web è un’infrastruttura non neutra,” avverte, proponendo una “patente digitale” per navigare in rete con responsabilità, al pari di quanto richiesto per guidare un’auto o andare in mare.
Strumenti per il futuro – Grazie a iniziative come quelle dell’Osservatorio, scuole e istituzioni possono affrontare meglio il bullismo, promuovendo ambienti sicuri dove i ragazzi possano crescere senza paura e isolamenti.
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci anche su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Tags:
bullismo cyberbullismo scuola prevenzione giovani osservatorio nazionale educazione digitale disagio emotivo Anna PetteneCondividi:
Altre notizie


A Benvenuti in Liguria i segreti della mungitura e Bassetti alla prova delle focaccette di Quiliano
06/04/2025
di Gilberto Volpara

Genova, dal 24 al 27 aprile la prima edizione della Municips League di calciobalilla
06/04/2025
di Redazione

Regione Liguria prima per 'Exit strategy', progetto di uscita dalle dipendenze
06/04/2025
di Redazione

Meteo, domenica soleggiata con peggioramento in serata
06/04/2025
di red. tel

A Genova arriva la "Carovana del sì" ai 5 referendum dell'8 e 9 giugno su cittadinanza e lavoro
05/04/2025
di Riccardo Olivieri