Autorità Portuale, Signorini: "Quattro anni di lavoro e di sfide per il futuro dei nostri porti"
di Redazione
"Nella seconda metà del mandato abbiamo affrontato calamità e tragedie da cui però abbiamo cercato di trarre delle opportunità"
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Fine anno, tempo di bilanci. Anche in Autorità Portuale. In attesa che dai palazzi della politica romana arrivi l'ufficialità della conferma del presidente Paolo Emilio Signorini, abbiamo ripercorso questi ultimi 4 anni di attività, segnati soprattutto nella loro seconda metà da eventi che hanno cambiato la storia non solo del porto ma di tutta la città ed anche ben oltre. "Nei primi due anni di mandato, questa è forse l'Autorità portuale che ha dovuto affrontare l'integrazione più complessa - ha commentato Paolo Emilio Signorini, presidente dell'AdSP del Mar Ligure Occidentale - Noi abbiamo unito il primo porto italiano con il sesto. Un'integrazione che ha richiesto un lavoro tecnico, amministrativo, finanziario e manageriale non da poco, che noi abbiamo completato nella prima parte di questi 4 anni. A metà di questo mandato è iniziata una catena di eventi calamitosi e anche tragici non da poco: il crollo del Morandi, mareggiate molto forti nel 2018 e 2019 su tutti e 4 gli scali, in particolare su Vado e Savona, la grande crisi infrastrutturale delle autostrade liguri e infine il covid".
"Complessivamente grazie al lavoro fatto nella prima parte del mandato e sfruttando le tragedie, noi oggi alla fine di questi 4 anni abbiamo alcune cose in atto che mi fanno pensare che il bicchiere sia comunque mezzo pieno. Perché diventi tutto pieno, bisogna concretizzarle negli anni a venire. Abbiamo varato un imponente piano d'investimenti, sia col programma straordinario a Genova sia col programma triennale molto incentrato su Savona-Vado che risponde alle grandi crisi delle mareggiate ma che tenta anche di affrontare tutte le principali sfide infrastrutturali di Genova e Savona. Quindi accessibilità via mare con le nuove dighe, dragaggi, consolidamento di banchine, ultimo miglio ferroviario e viario per tutti i 4 scali. Accanto a questo bilancio infrastrutture, abbiamo un bilancio sul lavoro in porto: abbiamo affrontato le problematiche delle Compagnie portuali sia a Genova che a Savona-Vado. A Genova con un imponente piano di risanamento della Compagnia".
"Il terzo fronte è quello ambientale - conclude Signorini - Abbiamo investimenti sull'elettrificazione delle banchine molto importanti per i residenti intorno ai nostri porti, che sono nel mezzo dei nostri centri storici, abbiamo anche investimenti pianificati sul gnl e traguardiamo ulteriori sfide sull'idrogeno. Infine abbiamo interventi in atto nel settore dello smart port, che a mio parere è il più importante di tutti ma che traguarda il futuro. In breve tempo parleremo meno di infrastrutture fisiche e sempre di più di una competizione sulla digitalizzazione e sull'automazione".
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