Autonomia, nasce in Liguria comitato per referendum abrogativo

di Redazione

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Promotori: "La legge dividerà il Paese tra Regioni di serie A e B"

Autonomia, nasce in Liguria comitato per referendum abrogativo

È nato in Liguria un comitato a sostegno della raccolta firme per il referendum abrogativo sull'autonomia differenziata. Il coordinamento ligure è la declinazione sul territorio del comitato nazionale e si prefigge di raccogliere entro il 30 settembre le firme per cancellare la legge Calderoli sull'autonomia differenziata.

Del coordinamento regionale fanno parte Acli, Anpi, Arci, Auser, Avs, Demos, Cgil, Federconsumatori, Italiaviva, Legambiente, Libera, Linea condivisa, Lista Sansa, M5S, Pd, Più Europa, Possibile, Psi, Rete studenti medi, Rifondazione comunista, Sinistra italiana, Sunia, Tavolo No Autonomia Differenziata, Udi, Udu, Uil, Uisp, Verdi. "La legge dividerà ulteriormente il Paese tra Regioni di serie A e Regioni di serie B, tra aree forti e aree deboli, allargando i divari sociali ed economici già esistenti anche dentro i territori del nord. - denunciano i promotori - Temi quali salute, ambiente, sociale, istruzione, lavoro e sicurezza, porti e aeroporti, energia, legalità, giustizia e altri sarebbero ad appannaggio esclusivo delle Regioni spaccando l'Italia, favorendo ulteriori privatizzazioni, rendendola un insieme di venti Regioni con infrastrutture, welfare e regole diverse anche rispetto alla tenuta della contrattazione collettiva nazionale".

"Sul piano fiscale la Liguria avrà problemi importanti perché dai dati 2019 della Banca d'Italia (ultimi disponibili) emerge come la Regione abbia un residuo fiscale pro capite positivo di 578 euro e ciò significa che vengono trasferite più risorse dallo Stato centrale in Liguria rispetto a quelle devolute in tasse, - rimarcano - condizione molto distante ad esempio dalla Lombardia dove ogni cittadino lascia allo Stato ben 5.662 euro o dal vicino Piemonte che contribuisce per 785 euro pro capite e questo significa che se passa l'autonomia verranno tagliate risorse fondamentali per garantire servizi essenziali".