Sanremo, l'Ariston blindato prima del Festival

di Giulia Cassini

La voce della nuova generazione Chiara Magliocchetti, figlia di Carla e nipote di Walter Vacchino

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Il Teatro Artiston è per tutti sinonimo della famiglia Vacchino, di Carla e di Walter, ma è sempre più aperto alle idee delle nuove generazioni, come Chiara Magliocchetti che ha dimostrato di saper mettere in campo progetti smart e di avvicinare sempre più le nuove generazioni. 

In questi giorni l'accesso al pubblico non è consentito, si entra rigorosamente muniti di pass appositi, tra una prova e l'altra e negli ultimi ritocchi. La scenografia è pronta, tra le linee morbide ed avvolgenti in grande stile di Gaetano Castelli (mancava dal 2012) che riprendono gli anni d'oro di Broadway. Un effetto prospettico importante, che si fa notare, senza macchine sceniche a vista con l'orchestra in risalto. 

I musicisti hanno già affrontato turni impegnativi, ma sono soddisfatti. Alcuni tra le file degli archi rivelano di aver applaudito durante le prove diversi cantanti in particolare, per la bellezza dei brani e degli arrangiamenti, dunque sotto il profilo qualitativo fanno ben sperare. Difficile esprimere dalle prove un toto-Sanremo.

Per Chiara Magliocchetti "E' interessante sentire le varie proposte che quest'anno sono davvero per tutti i palati. Personalmente amo i brani rock, sono sicura che il pubblico si troverà estremamente coivolto". Ritorna in lei più di una volta il concetto di accorciare le distanze, quella del teatro tra la gente. Del resto è una mission di famiglia: dal 1977 la storia del Festival e dell'Ariston coincidono. Veniva trasmessa proprio dall'Ariston la prima edizione a colori che diventava un evento mediatico e che lo farà apparire sempre più popolare. 

Tuffarsi in questo 70esimo anno del Festival della Canzone significa tornare indietro "Anche al 1951- spiega Magliocchetti- al Casinò, all'ideazione di Amilcare Rambaldi, e negli anni Settanta al Tenco. Noi, ricordando la storia di famiglia, pensiamo al 1952, quando Aristide Vacchino iniziò la costruzione del Centro Ariston che venne aperto in tempi successivi. Nel 1957 il Cinema all'Aperto sul tetto, nel 1961 il Cinema Ritz e nel 1963 il Teatro Ariston". 

Un vero e proprio tour riavvolge il nastro del Festival della Canzone italiana su più livelli in teatro e spesso è sold out, affollatissimo in estate per scoprire le varie chicche e le scenografie storiche. E' il museo del Festival.

Sui biglietti invece si sbilancia: "Finiscono subito, è una vera e propria corsa". Del resto di norma l'Ariston contiene circa 1900 poltrone, ma per il Festival scendono a 1200-1300 e poi ci sono i posti riservati per esigenze istituzionali (i vertici delle forze dell'ordine, La Regione, gli enti locali...)

Tra le curiosità il ritorno del cane "Dux", mascotte dell'Ariston con tanto di pass ufficiale Rai e collare dei Carabinieri, la sicurezza del resto è un mantra.

Chiara Magliocchetti si è poi spesa molto per il versante young, riuscendo a far coincidere il linguaggio smart che corre su internet con il palco in senso stretto, ad esempio con  Ariston Comic Selfie (il talent online che porta la comicità dal mondo del web al palcoscenico più famoso d’Italia), ma anche nella programmazione.

L'Ariston non è "solo" Festival, tra i prossimi eventi il 10 aprile Angelo Pintus "Destinati all'estinzione", il 17 aprile "L'Angelo bugiardo" su regia di Duccio Forzano, il 30 aprile Paolo Conte coi 50 anni di "Azzurro", il 2 maggio Giuseppe Giacobazzi con "Noi. Mille volti e una bugia", l'8 maggio Angelo Branduardi con "The Hits Tour" e il 21 maggio Rocco Siffredi con "Autentico". Informazioni e prenotazioni al numero 0184506060.