Ansaldo, la super-turbina Monte Bianco è pronta a salpare da Genova

di Redazione

Il sindaco Bucci: "Orgogliosi delle nostre industrie 4.0 e del nostro sistema logistico-portuale: la città continua a premere sull'acceleratore"

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Ultime operazioni di imbarco sulla banchina di Ansaldo Energia a Cornigliano, per la turbina a gas ad alta efficienza GT36 di Classe H, ribattezzata Monte Bianco, prodotta nello stabilimento genovese di Ansaldo Energia per la centrale termoelettrica Edison di porto Marghera. La turbina, considerata la più potente mai realizzata in Italia, è stata interamente prodotta a Genova e da Genova sta per salpare sulla nave Happy River dell’armatore olandese BigLift Shipping. 

Dotata di due gru per il sollevamento da 400 tonnellate, l’imbarcazione impiegherà circa tre giorni di navigazione per raggiungere il porto veneto, dove sarà scaricata con il supporto logistico della Fagioli spa, che si è occupata anche del trasporto dallo stabilimento di Campi alla banchina nelle aree ex Ilva di Cornigliano. Le operazioni di imbarco sono iniziate ieri mattina: a essere imbarcato per primo sulla Happy River, il diffusore da 110 tonnellate, mentre questa mattina, è iniziata l’operazione più complessa dell’imbarco della turbina da 580 tonnellate per una lunghezza di 13,5 metri. Alle operazioni ha assistito il sindaco di Genova Marco Bucci, accompagnato dagli assessori comunali al Porto Francesco Maresca e allo Sviluppo economico Stefano Garassino oltre che all’assessore regionale alla Formazione Ilaria Cavo.

“Abbiamo un molo dedicato e l’accesso al mare a due passi da Ansaldo Energia che rappresenta un fiore all’occhiello dell’industria nazionale e internazionale – ha detto il sindaco Bucci - Genova, in una giornata come oggi, dimostra una volta di più di essere all’avanguardia nel sistema logistico-portuale, di cui siamo molto orgogliosi, a cui si associano realtà industriali che sviluppano prodotti ad altissima qualità, nell’industria 4.0: questa è la linea di business per il futuro per i prossimi dieci anni almeno. Anche in emergenza Covid, Genova dimostra di continuare a spingere sull’acceleratore dello sviluppo e non tirare il freno a mano”.