Andora, mille persone per la “via crucis” dell’acqua salata. Il sindaco Demichelis: “Chiediamo al Governo la moratoria delle bollette”

di Gaia Cifone

Firma congiunta di comune, Assoutenti Onda Ligure Consumo e Ambiente e comitato per chiedere al Governo la moratoria delle bollette di Rivieracqua

 Una richiesta congiunta di moratoria delle bollette di Rivieracqua per gli utenti di Andora come accade per i comuni colpiti da calamità naturali. L’hanno firmata il Sindaco di Andora, Mauro Demichelis e il Presidente di Assoutenti, Furio Truzzi che ha accolto la proposta del Comune  in rappresentanza anche dell’associazione Onda Ligure Consumo e Ambiente e il Comitato acqua cara in bolletta poco prima di prendere parte al corteo cittadino da loro organizzato, partito ieri in serata da un luogo simbolo della lotta all’acqua salata, la centrale del Chiappone dove è installato il dissalatore noleggiato dal comune. 

Destinatario della missiva è la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Protezione Civile, e per conoscenza a Regione Liguria - Commissario ad acta per l’emergenza idrica, EGATO Servizi Idrico e Rivieracqua Spa. La richiesta di moratoria evidenzia la particolare situazione di Andora nel quadro della problematica diffusa della siccità che sta colpendo ogni zona di Italia. Oggetto di moratoria le bollette relative ai periodi in cui sono vigenti le ordinanze sindacali di consumo ai soli scopi igienico sanitari, ovvero dal 25 luglio 2022 al 1° febbraio 2023 e dal 21 luglio 2023 fino a quando permarrà in vigore l’attuale ordinanza emessa dal sindaco Mauro Demichelis che a causa della risalita del cuneo salino nella falde.
“Ho proposto al presidente Furio Truzzi di Assoutenti che si è trovato concorde, insieme alle associazioni Onda Ligure Consumo e Ambiente e il Comitato Acqua Cara in bolletta il percorso della richiesta della moratoria – ha dichiarato il sindaco Mauro Demichelis – Al di là del riscontro economico, è prioritario dimostrare che i cittadini e le attività non possono pagare per un servizio non goduto e che Andora merita le stesse tutele dei comuni colpiti da altre calamità. Non minore la partita dei ristori dei danni a elettrodomestici e caldaie che le associazioni stanno portando avanti con i loro legali e che credo potrebbero avere vantaggi anche dalla moratoria. Qualora non sarà concessa perché lo Stato non ne ravvedesse le condizioni, ovvero evidenziasse che il gestore avrebbe dovuto e potuto agire meglio ed evitare la situazione che Andora sta vivendo, allora saranno ufficializzate a tutti i livelli le responsabilità di Rivieracqua e a cui non potrà sottrarsi. Naturalmente da domani si continua, ognuno con i suoi ruoli a chiedere acqua dolce per Andora e che Rivieracqua apra rubinetti delle condotte del Roja per dare quel contributo necessario ad abbassare i cloruri nelle condotte e rendere più efficace l’apporto del dissalatore, unica fonte di acqua dolce del territorio”.

Il corteo che ha sfilato per le vie del paese è stato organizzato dalle associazioni a tutela dei consumatori Assoutenti, Onda Ligure Consumo e Ambiente e Comitato Acqua Cara in bolletta,  ha raggiunto il centro cittadino, l’isola pedonale di via Roma, toccando anche il magazzino di via Santa Lucia dove Rivieracqua, da questa mattina, sta distribuendo gratuitamente le bottiglie d’acqua alla popolazione.

"Questa sera Rivieracqua avrà l’opportunità di vedere i volti dei cittadini che non ritiene degni di aver acqua dolce nelle loro case - ha dichiarato Il sindaco Mauro Demichelis - Nessun rappresentante di Rivieracqua si è mai degnato di venire a parlare ai cittadini
 Siamo in queste condizioni per la scelta scellerata del gestore della rete idrica di privare Andora dell’acqua del Roja che viene distribuita a tutti gli altri comuni dell’ATO Imperiese di cui anche noi facciamo parte
I cittadini raccolti dalle associazioni hanno sfilato per le strade per  chiedere acqua potabile subito per tutta Andora. Ricordiamo che ad oggi non sono presenti sul territorio le cisterne con l’acqua potabile. Poi c’è la questione dei risarcimenti per i danni seguita con attenzione dalle associazioni e lo sblocco  da parte del governo dei fondi richiesti da Regione Liguria".

 

"Questo accordo sostanzialmente è un idem e sentire. Noi con l'amministrazione comunale abbiamo incominciato a gennaio 2023 e di conseguenza questa idea della moratoria c'era già all'epoca. Oggi il fatto che la firmiamo è un passo in avanti perché vuol dire andare sulla strada giusta per risarcire i cittadini che hanno subito i danni a partire dal fatto che non devono pagare la bolletta", ha affermato Truzzi.