A Genova aumenta l'Imu per le case a canone concordato, piccoli proprietari e opposizione contro la Giunta Salis

di F.S.

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Vince Genova: "Scelta assolutamente sbagliata, la contesteremo con forza in Consiglio"

A Genova aumenta l'Imu per le case a canone concordato, piccoli proprietari e opposizione contro la Giunta Salis

La prima manovra fiscale della Giunta Salis riguarda l'aumento dell'Aliquota Imu, dallo 0,78 all’1,06 % sulle abitazioni affittate a canone concordato. Lo riporta Il Secolo Xix.

Nella giornata di ieri infatti il vicesindaco e assessore al Bilancio del Comune Alessandro Terrile ha annunciato la misura ai rappresentanti delle associazioni inquilini (Sunia, Sicet, Uniat, Federcassa e Aniag), insieme all'assessore alla Casa Davide Patrone.

Associazioni che incassano ma non digeriscono la decisione della Giunta, che sarà portata in consiglio giovedì prossimo per il voto. Alle parole di Sunia, Sicet, Uniat, Federcasa e Aniag si aggiungono quelle dei piccoli proprietari immobiliari:

“Apprendiamo con allarme e profonda incredulità dichiara Valentina Pierobon, Presidente Provinciale dell'Associazione Sindacale Piccoli Proprietari Immobiliari – la prima manovra fiscale varata dalla giunta Salis. Una manovra che, nei fatti, smentisce clamorosamente quanto promesso in campagna elettorale: ovvero, l’impegno a tenere conto anche delle esigenze della proprietà immobiliare. La verità è sotto gli occhi di tutti: non appena si tratta di far quadrare i conti, la prima categoria a essere penalizzata è, come sempre, quella dei piccoli proprietari. Si è palesato ciò che, finora, era stato abilmente mascherato da una narrazione accomodante: questa scelta è un grave errore politico, e rappresenta una retorica fuorviante, che colpisce chi garantisce con responsabilità l’offerta di alloggi sul territorio. Siamo allibiti, come categoria e come cittadini”, prosegue Pierobon. “La giunta di centrosinistra dimostra una totale mancanza di attenzione verso i proprietari, ignorando deliberatamente il loro ruolo nella tenuta del mercato della locazione. Le aliquote IMU, invece di essere abbassate – come sarebbe stato logico per incentivare nuovi affitti e riequilibrare la diffusione delle locazioni brevi – vengono aumentate, colpendo chi affitta a canone concordato, unico strumento ad oggi in grado di calmierare il mercato della locazione privata. C’è poi una questione, gravissima, anche sul piano del metodo: perché incontrare prima gli inquilini dei proprietari, quando a subire l’aumento delle aliquote saremo proprio noi? Qual è il messaggio? Che chi possiede una casa non merita ascolto, deve solo pagare?”, incalza Pierobon. “È l’ennesima conferma di un approccio populista e ideologico, che trasforma la casa in un terreno di scontro politico, anziché in un ambito di confronto serio e bilanciato. Siamo stati convocati dal Vicesindaco Terrile questo venerdì per parlare di “politiche della casa”, e apprendiamo oggi dalla stampa quale sia in realtà il vero oggetto dell’incontro. Una grave mancanza di rispetto istituzionale nei confronti della nostra categoria: per questo motivo comunichiamo sin da ora che non prenderemo parte all’incontro, auspicando che anche gli altri Sindacati della proprietà decidano di seguire la nostra linea”.

“Noi non accetteremo di essere trattati come un "bancomat" ogni volta che c’è da coprire un buco di bilancio”, conclude la Presidente. “ Questo atteggiamento è offensivo, miope e pericoloso. L’Amministrazione comunale ha scelto la via più semplice, ma anche la più ingiusta: colpire chi garantisce un servizio essenziale alla collettività”.

“Chiediamo un cambio di passo immediato. E ci rivolgiamo anche al mondo politico, dell’informazione e dell’opinione pubblica in generale. Non si tratta di una questione di difesa di interessi di parte, ma è una questione di giustizia e di equilibrio: senza i proprietari, il mercato crolla e con esso la tenuta sociale delle città. Ignorarlo è non solo irresponsabile, ma profondamente dannoso per tutti”.

L'opposizione -Non si è fatto attendere intanto l'attacco da parte dei consiglieri comunali di opposizione. Scrivono così in una nota i rappresentanti di Vince Genova: "Apprendiamo con viva preoccupazione dell'intenzione della Giunta Salis di revocare l'attuale agevolazione IMU per le case concesse in locazione a canone concordato. Si tratta di una misura che andrebbe inevitabilmente a colpire fasce medio basse della popolazione della nostra Città e, in modo altrettanto evidente, in netta contraddizione con la propaganda di Silvia Salis in campagna elettorale, intesa come ‘progressista’. Una misura che, a fronte dell'amplia platea di utenti che andrebbe a colpire, produrrebbe in realtà un gettito piuttosto modesto. Purtroppo ciò a cui stiamo assistendo lo avevamo previsto: dopo avere trascorso oltre un mese e mezzo caratterizzato da un preoccupante immobilismo, salvo il dispendio di tempo nell’esercizio quotidiano di attribuire responsabilità immaginarie al centro destra e alla precedente amministrazione, questa Giunta decide di applicare le solite ricette della peggiore sinistra: nuove tasse. Riteniamo che questa sia una scelta assolutamente sbagliata nel merito, che cade nel momento peggiore: se confermata, la contrastaremo in Consiglio Comunale con tutte le nostre forze."

Noi Moderati - “La sinistra getta subito la maschera: la prima vera misura di bilancio della giunta Salis è un aumento delle tasse. L’innalzamento dell’Imu dallo 0,78% all’1,06% sugli immobili affittati a canone concordato è una stangata immediata per circa 27mila genovesi, e un colpo potenziale anche sugli inquilini.
Disincentivare il canone concordato significa ignorare il lavoro portato avanti da tante associazioni, penalizzare le fasce più deboli e colpire la proprietà privata, da sempre malvista da certa sinistra. La giunta prova a giustificare l’aumento parlando di scuola e sociale, ma è una narrazione che non regge. Serviva coraggio per incentivare gli affitti calmierati e riequilibrare il mercato, non penalizzarli. Ci auguriamo un passo indietro da parte della giunta — e a dirlo non siamo solo noi, ma anche le associazioni di categoria — prima che questa decisione semplicistica e frettolosa produca danni gravi.” Così Ilaria Cavo, deputata di Noi Moderati e capogruppo di Noi Moderati-Orgoglio Genova in consiglio comunale.
Fdi - “La prima azione della giunta Salis è un aumento delle tasse. Abbiamo chiesto a gran voce, per settimane, che l’attuale maggioranza iniziasse a lavorare, ad agire, ma non che lo facesse a danno dei genovesi. Tenere in equilibrio il bilancio del comune richiede lavoro e competenza, non possono pensare di aumentare le tasse per reperire risorse come dimostrato dalla decisione di aumentare l’IMU, dallo 0,76 all’1,06, sugli immobili affittati a canone concordato. Una decisione che, di fatto, smentisce anche la recente intervista dell’assessore Patrone con grandi principi sulle politiche abitative. Ma evidentemente, come già evidenziato più volte, la sinistra è capace solo di fare grandi proclami e promesse da campagna elettorale che puntualmente vengono smentite dai fatti. È tornata la solita sinistra delle tasse e dei no a tutto” lo dichiara il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia
Lega - “Aumento IMU. Come Lega siamo vicini ai piccoli proprietari genovesi e agli inquilini. Promettiamo una forte battaglia contro il primo, l’unico ad oggi, atto amministrativo-politico adottato dalla giunta Salis, che in una perfetta logica di sinistra ha alzato le tasse. Con questo primo atto il sindaco va anche a sconfessare le promesse fatte ai cittadini in campagna elettorale. Non accetteremo mai che la loro incapacità ad amministrare Genova si traduca in azioni, anche ideologiche, a discapito della proprietà immobiliare, i cui rappresentanti, peraltro, non sono nemmeno ancora stati ricevuti dai nuovi amministratori del Comune: a dir poco uno strano modo di concepire il dialogo e il rispetto dei ruoli. Un aumento delle tasse, inoltre, contestato pure dai rappresentanti degli inquilini. E’ giusto ricordare, poi, come nel 2017, quando arrivammo a Tursi dopo i disastri della giunta Doria, noi avevamo l'obiettivo di non alzare le tasse, tra cui la TARI.  Questo fu possibile grazie a una manovra finanziaria che aveva permesso di recuperare 12 milioni di euro, riducendo il debito del Comune nei confronti di Amiu. Altro che ‘è già domani’. Quello della giunta Salis è il vecchio modo di ‘lavorare’ delle amministrazioni di sinistra. Nulla è cambiato. Anzi, rispetto all’amministrazione di centrodestra, è già cambiato in peggio”.Lo hanno dichiarato i consiglieri della Lega al Comune di Genova Paola Bordilli e Alessio Bevilacqua.
 

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