25 novembre, donne in agricoltura: Coldiretti premia storie di inclusione, innovazione e sostenibilità
di R.S.
Il premio celebra le donne che hanno saputo trasformare l’impresa agricola in un presidio di inclusione e tutela dell’ambiente
Dalla masseria trasformata in rifugio per donne vittime di violenza al mulino che ha ridato vita a un antico borgo: sono alcune delle storie premiate a Roma dalle Donne della Coldiretti con il riconoscimento “Amiche della Terra”, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Il premio celebra le donne che hanno saputo trasformare l’impresa agricola in un presidio di inclusione e tutela dell’ambiente, unendo coraggio, creatività e imprenditorialità.
Tra le storie di successo c’è Gabriella Rondini nel Salento, che ha affiancato alla sua masseria la produzione di zafferano, e Chiara del Bono in Emilia Romagna, ex tecnologa alimentare diventata mugnaia, ridando vita a un borgo antico. In Piemonte Roberta Colombero ha scelto di diventare malgara, coniugando la produzione lattiero-casearia al turismo d’alpeggio. Il coraggio femminile si traduce anche in risultati economici: Antonella Di Tonno in Abruzzo produce oltre un milione di bottiglie nella sua cantina con certificazione Geeis-Diversity, grazie a un team composto per metà da donne. Eman Ahmed Abdelaziz Seif Ahmed ha portato in Egitto il modello dei mercati contadini di Campagna Amica, aprendo ad Alessandria il primo farmers market.
In Liguria nasce l’agriturismo “C’era una volta” grazie a Sara Canale, che ha recuperato un terreno abbandonato da mezzo secolo, mentre nel Lazio Serena Gallaccio si distingue come agri-planner, creando allestimenti aromatici basati sull’economia circolare. L’umbra Valentina Alunno ha ideato “Contadina Contemporanea”, utilizzando l’arte per raccontare la nuova immagine dell’agricoltrice attraverso food truck e show cooking, e l’allevatrice-influencer Valeria Comensoli Ruggeri mostra sui social una stalla modello di benessere animale e sostenibilità. Infine, Moira Donati, allevatrice trentina, non si è arresa dopo un incendio che ha devastato la sua azienda.
Menzione speciale va a “Libeera”, la prima birra da filiera agricola al femminile, nata dalla collaborazione tra Coldiretti e Fondazione Una Nessuna Centomila: per ogni bottiglia venduta, 20 centesimi sono destinati ai centri antiviolenza. Il riconoscimento mette in luce come il coraggio e l’intraprendenza delle donne possano trasformare l’agricoltura in uno strumento di innovazione sociale, tutela del territorio e sviluppo economico.
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