Vezzano Ligure, l'idraulico trovato senza vita potrebbe essere stato ucciso: inquirenti al lavoro

di Emilie Lara Mougenot

2 min, 30 sec

L'uomo conosceva bene la zona in cui è stato ritrovato, forse si era dato appuntamento con qualcuno

Vezzano Ligure, l'idraulico trovato senza vita potrebbe essere stato ucciso: inquirenti al lavoro

Ha assunto i contorni del giallo la morte di Enrico Albero, 64 anni, idraulico, il cui corpo è stato trovato ieri in un boschetto nella zona che dal dosso di Buonviaggio sale verso Vezzano Ligure. L'uomo, originario del quartiere del Favaro, conduceva una vita riservata e la dinamica dei fatti è ancora avvolta nel mistero. Gli inquirenti non escludono alcuna pista.

Zona isolata – La posizione del ritrovamento, un’area che Albero conosceva bene perché in quella zona aveva in passato costruito un'abitazione (che scatenò anche alcune polemiche tra i vicini in materia di autorizzazioni), fa pensare che l'uomo si sia recato lì intenzionalmente, forse per incontrare qualcuno. Tuttavia, le sue abitudini riservate rendono difficile confermare questa ipotesi. “Era una persona poco nota in paese”, ha spiegato un residente di Vezzano.

Modalità sospette – Il corpo è stato rinvenuto a torso nudo, adagiato contro una recinzione. Una posizione che rende improbabile che si tratti di un gesto volontario, più verosimile che sia conseguente a una colluttazione o a una spinta da parte di qualcuno. Alcuni testimoni hanno riferito di aver sentito colpi, ma potrebbero essere stati botti di fine anno, come suggerito dal sindaco di Vezzano, Massimo Bertoni: “Succede spesso in questo periodo, con l'approssimarsi della fine dell'anno”.

Condizioni meteo – La notte del decesso era caratterizzata da grandine e tuoni, condizioni che avrebbero potuto coprire eventuali rumori. Nessuno tra gli abitanti della zona ha riferito di aver notato movimenti sospetti o segnali d'allarme. Anche l'auto della vittima, con il senno di poi, era stata notata ma nessuno gli aveva dato un peso. 

Indagini in corso – I carabinieri, coordinati dal maggiore Luca Panfilo, hanno avviato un’accurata analisi della scena. Gli specialisti della scientifica hanno lavorato tutta la mattinata di ieri per raccogliere indizi, mentre il veicolo della vittima è stato rimosso per ulteriori accertamenti. Sul posto è intervenuta anche la medicina legale della Asl 5 per chiarire le cause del decesso.

Precedenti casi – L’episodio richiama alla memoria un fatto avvenuto tempo fa nella stessa zona, quando un operaio scomparve e fu ritrovato in stato confusionale ma in buona salute alla Spezia. Tuttavia, in questo caso il corpo di Albero è stato ritrovato immediatamente, eliminando ogni speranza di un lieto fine.

La famiglia – Enrico Albero lascia due figlie, entrambe residenti al Favaro. Una di loro lavorava nell’impresa idraulica del padre, mentre l’altra, ex atleta nel canottaggio, ha partecipato al Palio del Golfo come timoniera della borgata del Crdd. La famiglia è sconvolta dalla tragedia e attende risposte dalle indagini.

La verità – Gli investigatori stanno cercando di ricostruire ogni dettaglio di questa vicenda intricata. Sarà fondamentale l’esame autoptico e l’analisi degli indizi raccolti sul posto per fornire un quadro più chiaro di quanto accaduto.

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