Vertenza Moody's, un imprenditore pronto a garantire i posti di lavoro. Mascia: "L'accordo c'è"
di M.C.
La storica attività di Genova Piccapietra verso una soluzione. Mario Mascia: "Priorità al livello occupazionale e alla continuità aziendale"
La chiusura dello storico locale Moody's di Genova Piccapietra, a seguito dell’incendio dell’11 settembre, sembra vicina a una svolta. Un imprenditore del Tigullio si è detto pronto a rilevare parte della gestione e garantire la continuità lavorativa per i 27 dipendenti, attualmente senza incarico ma con la garanzia della retribuzione fino al 15 gennaio.
La situazione– Il Moody’s è al centro di una complessa vicenda: la proprietà dei muri è del gruppo Fogliani, coinvolto in un crack giudiziario, mentre la gestione è affidata al gruppo imprenditoriale di Gabriele Volpi e Gianpiero Fiorani. Nonostante le difficoltà, l’assessore al lavoro del Comune di Genova, Mario Mascia, ha avviato un confronto per salvaguardare i posti di lavoro.
Dichiarazioni– "Oggi è stato un incontro importante per mettere in contatto l’imprenditore interessato e l’amministratore giudiziario della società proprietaria dell’immobile", ha spiegato Mascia ospite di Tgn Today (RIGUARDA QUI LA PUNTATA). "L’obiettivo è preservare i livelli occupazionali, garantendo redditività all’azienda e una soluzione condivisa".
Tempi stretti– Mascia ha precisato che la proposta dell’imprenditore sarà esaminata nei prossimi giorni e inviata al giudice per indagini preliminari per approvazione. Nel frattempo, è stato ottenuto un differimento del termine inizialmente previsto al 15 novembre, dando tempo fino al 15 gennaio per trovare una soluzione definitiva.
Ruolo del Comune– La Genoa Business Unit, organismo comunale che facilita le interlocuzioni con gli imprenditori, ha avuto un ruolo chiave nella gestione trasparente della trattativa. Mascia ha ribadito l’importanza di un approccio pubblico e responsabile: "Ogni passaggio è stato formalizzato con verbali depositati agli atti".
Prospettive– Gli attuali dipendenti, che avevano rifiutato trasferimenti in altre sedi fuori regione, potrebbero quindi trovare una soluzione in loco grazie al subentro dell’imprenditore. Mascia ha dichiarato: "La vicenda si avvia verso una conclusione positiva. Mi sono ispirato all’approccio pragmatico del presidente Marco Bucci che nei suoi anni in Comune ci ha insegnato l'approccio che va tenuto in situazioni come queste".
Area in crisi– La vicenda Moody’s evidenzia la complessità del bilanciamento tra aspetti giudiziari e la salvaguardia occupazionale. Con l’impegno del Comune e l’intervento di nuovi soggetti imprenditoriali, la riapertura del locale potrebbe diventare un simbolo di ripartenza per il centro cittadino. Una zona, quella di Piccapietra, che pur essendo centralissima ha ancora molti problemi da risolvere: è questa la zona in cui ha chiuso la Rinascente. Lo storico gande magazzino (4.800 metri quadri) è al momento oggetto di una lenta ristrutturazione che lo trasformerà, nel 2027, in un punto vendita del colosso irlandese (presente in tutto il mondo) Primark.
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