Ucraina, due bambini malati in arrivo a Genova con un volo umanitario

di Redazione

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Il direttore di Emergenza e Terapia Intensiva Moscatelli, che guida la missione del Gaslini in Polonia: "Ne stiamo curando altri che non possono essere trasportati"

Ucraina, due bambini malati in arrivo a Genova con un volo umanitario

 "Sono 248 i profughi che oggi sono stati presi in carico dalle Asl e nelle strutture di accoglienza della Liguria (1.789 in totale)".

Lo scrive in una nota il presidente della Regione Giovanni Toti facendo il punto sull'arrivo in Liguria dei profughi ucraini nella giornata di oggi. "La macchina dell'assistenza e dell'accoglienza di Regione Liguria è in moto da giorni - ha aggiunto Toti -. Abbiamo aperto ieri i due ex Covid Hotel che possono ospitare i cittadini ucraini nel breve periodo in attesa che il sistema di accoglienza delle Prefetture entri a regime con il Cass, che prevede la disponibilità di un alloggio e servizi come il mantenimento e il pocket money per i piccoli acquisti".

Intanto l'equipe medico infermieristica dell'Ospedale Gaslini, con a capo il direttore del dipartimento di Emergenza e della Terapia Intensiva Neonatale e Pediatrica Andrea Moscatelli è arrivata in Polonia, a Rzeszów, a circa 70 km dal confine con l'Ucraina per prendersi cura dei bambini oncologici o affetti da patologie gravi che non possono più essere curati in Ucraina.

Alcuni di questi saranno trasferiti all'ospedale pediatrico genovese e in altri ospedali italiani. Questo grazie a un'operazione congiunta Regione Liguria-Protezione Civile-Ospedale Gaslini e Croce Rossa italiana e con il supporto dei colleghi della Regione Lombardia, che ha avviato la missione mettendo a disposizione mezzi, logistica e professionisti e con la onlus Soleterre: "Stiamo curando due bambini che domani dovrebbero essere trasferiti in Italia con un volo sanitario - ha detto Moscatelli -. Ci stiamo occupando di bambini oncologici ma anche di quelli che hanno malattie importanti e che non possono essere trasportati con mezzi convenzionali. Il problema è logistico perché non abbiamo mai separato i nuclei familiari, per cui il trasferimento riguarda tutta la famiglia". Intanto sono arrivati questa mattina a Genova 17 profughi ucraini dializzati che nel loro Paese non potevano effettuare la terapia. A organizzare il trasferimento, e di altri 28 pazienti nelle medesime condizioni arrivati a Roma, è stata la Comunità di Sant'Egidio. I 17 profughi, accompagnati da sette loro familiari, sono arrivati stamani a Villa Bombrini dove Asl3 ha provveduto alla primissima accoglienza. Sono stati effettuati anche prelievi di sangue propedeutici alla dialisi effettuata già in serata presso l'Ospedale Villa Scassi.