Ucraina, definito il piano dell'accoglienza della Regione

di Redazione

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Cure gratuite, vaccini di routine e obbligatori. Dalla prossima settimana partono gli infopoint e i tamponi. Toti: "Messa in moto la macchina dell'accoglienza"

Ucraina, definito il piano dell'accoglienza della Regione

 La Regione Liguria, in accordo con le prefetture e la asl ha predisposto un piano sanitario per accogliere i profughi ucraini fornendogli cure sanitarie gratuite, i vaccini di routine, quelli obbligatori per accedere ai servizi educativi per l'infanzia e quelli anti-covid.

A partire dall'inizio della prossima settimana saranno attivati degli infopoint dedicati presso ogni capoluogo di provincia, dove a ogni profugo sarà assegnato un codice 'straniero temporaneamente presente' (STP), saranno eseguiti i tamponi, predisposte le vaccinazioni necessarie, distribuito materiale informativo sulla prevenzione e sanitario per l'auto-sorveglianza per cinque giorni dall'ingresso in Italia. Per la sistemazione provvisoria sono state individuate le strutture Santa Dorotea a Genova e La Riviera a Savona,

"Regione Liguria e Alisa si sono attivate immediatamente per mettere in movimento la complessa macchina dell'assistenza e per dare risposte in tempi brevissimi, in questo momento drammatico, alla popolazione ucraina e ai profughi in arrivo sul territorio. Ogni Asl si è attivata per essere in grado di fornire tutti i controlli sanitari", evidenzia il presidente della Liguria Giovanni Toti.

"Stiamo lavorando per garantire a tutti i profughi in arrivo in Liguria la massima assistenza, le informazioni necessarie alla prevenzione in appositi infopoint, la possibilità di effettuare visite, screening e vaccinazioni nelle strutture del servizio sanitario regionale. Garantiamo queste attività per la sicurezza degli interessati e per l'intero sistema, assicurando anche gli standard previsti dal piano nazionale di prevenzione vaccinale", commenta il direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi.