Tra tecnici, politici e contrappesi: così nasce la nuova Giunta di Marco Bucci
di Matteo Cantile
I leader politici della Liguria si riuniscono oggi per definire i ruoli nella nuova Giunta: concessioni e richieste, ma nessuna decisione definitiva attesa
Il primo appuntamento di peso nella formazione della Giunta Bucci è fissato per questo pomeriggio alle 15: la costruzione della squadra che governerà la Liguria sotto la direzione del (quasi) ex Sindaco di Genova sarà oggetto di un confronto che, secondo tutte le fonti, non sarà risolutivo.
Le richieste dei partiti – Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega puntano a ottenere due assessorati a testa, con il partito di Giorgia Meloni che vorrebbe per sé anche la presidenza del consiglio regionale. Se così fosse alle civiche di Bucci resterebbe un posto solo, oggettivamente troppo poco, per quella che sommando i risultati delle due liste è la prima forza in Consiglio regionale. Qualcosa nello schema dovrà quindi essere limato.
Cosa può succedere – Posto che tutti i leader di partito oggi ascolteranno molto e parleranno poco (almeno questa è l'intenzione dichiarata), un'idea generale di una soluzione condivisa già esiste.
Fratelli d'Italia – Al partito guidato in Liguria da Matteo Rosso spetterebbe, nelle intenzioni di Bucci, l'assessorato alla Sanità che i meloniani, però, non reclamano. Se Rosso lasciasse quel posto sul tavolo, dunque, potrebbe alla fine accontentarsi di due caselle, un assessore e il presidente del Consiglio. Seguendo questa ipotesi i nomi più caldi sono due: Luca Lombardi, a cui potrebbero andare le deleghe già in mano ad Augusto Sartori (in particolare il turismo) e Stefano Balleari (alla presidenza del Consiglio). In questo scenario resterebbe fuori dalla Giunta Simona Ferro e, di conseguenza, non potrebbe entrare in consiglio regionale Lilli Lauro. Al posto di Lombardi entrerebbe in Consiglio, invece, Veronica Russo (prima dei non eletti e consigliera regionale uscente).
Lega – La partita della Lega sembra quella più lineare: Edoardo Rixi vorrebbe per i suoi due assessorati e con buona probabilità li otterrà. I nomi in pole sono Alessio Piana e Sara Foscolo: il primo potrebbe rinunciare alla sua attuale delega più corposa, lo sviluppo economico, per ereditare quelle in capo al suo collega di partito Alessandro Piana (agricoltura). La Foscolo potrebbe, in questo risiko, prendere in mano le deleghe di Simona Ferro.
Forza Italia – Anche Alberto Cirio vorrebbe per il suo partito due posti ma potrebbe accontentarsi di uno solo, a patto che a quella casella venga attribuita la vicepresidenza di Regione: l'uomo designato ad assumere l'incarico è Marco Scajola che potrebbe, nell'operazione, prendere in mano lo Sviluppo economico.
I civici – Giacomo Giampedrone è il principale esponente dell'ex mondo arancione e dovrebbe riprendere in mano le sue vecchie deleghe: potrebbe esserci, in verità, un piccolo rimpasto, creando per l'esponente spezzino un assessorato 'al territorio' che metta insieme, oltre alla protezione civile, anche l'urbanistica. Ovviamente è tutta un'ipotesi ancora da definire.
I tecnici – In questo schema resterebbero due assessorati tecnici, la Sanità e la Cultura. Il primo nome è di certo quello più importante: Gratarola, Castanini, Bonsignore e Nicolò sono i nomi già associati a questa carica con l'assessore uscente oggi in leggero vantaggio sugli altri.
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