Testino: "In Liguria, il 50% dei ragazzi fra 16-18 anni consuma alcol abitualmente. S'inizia anche a 11 anni"

di Marco Innocenti

Il coordinatore del Centro Alcologico Regionale: "Il covid è stato un grande detonatore: +20% di scompensi epatici e +15% di ricadute fra alcolisti in terapia"

I dati che riferisce Gianni Testino, coordinatore del Centro Alcologico Regionale di Regione Liguria sono impressionanti: "Nella nostra regione - spiega Testino in un'intervista esclusiva a SaluteSanità - il 25% degli uomini e il 10% delle donne al di sopra degli 11 anni consuma alcol in modo rischioso, che significa assumere 3 o più unità alcoliche al giorno, ogni giorno. Un dato che purtroppo è in costante aumento nei giovani e giovanissimi. Basti pensare che un giovane su due, riferendoci alla fascia 16-18 anni, consuma alcolici abitualmente. Anche l'età in cui quest'assunzione inizia è preoccupante, perché parliamo di 11-12 anni. Un'età questa nella quale l'assunzione di alcol li espone a danni fisici dei quali molto spesso i ragazzi non hanno contezza immediata, ma li mette nelle condizioni spesso di gettare le basi per una condizione di futura dipendenza, dall'alcol ma non soltanto".

"E' ormai ampiamente dimostrato - prosegue Testino - che l'abuso e la dipendenza da alcol vanno spesso a braccetto con altre dipendenze. In età giovanile soprattutto con l'uso di cannabis, tanto che questo per il 90% dei casi è la porta d'accesso verso l'uso di sostanze stupefacenti più pesanti. Solo il 10% dei consumatori di eroina e cocaina, non ha prima fatto uso di alcolici o cannabis".

Dipendenze, quelle da alcol, sulle quali la pandemia covid ha avuto un effetto devastante: "Il covid ha fatto da detonatore - conclude Testino - Durante i mesi del lockdown, ad esempio abbiamo registrato un +20% di scompensi epatici, ma anche un +15% di ricadute da parte di pazienti in terapia per uscire dalla dipendenza. Senza contare i tanti casi scoperti, soprattutto in famiglia, di abuso di alcol, magari da parte di genitori che hanno scoperto figli che nascondevano bottiglie di alcolici sotto il letto o nell'armadio della loro camera. Da luglio ad oggi, dal nostro centro sono passate ben 40 famiglie con figli nati dopo il 2000 che consumano abitualmente alcol o altre sostanze".