Tentato sequestro nel carcere di Marassi: detenuto armato di punteruolo minaccia agente di polizia penitenziaria
di M.C.
Il sindacato SAPPE denuncia: "Situazione insostenibile, servono interventi urgenti". Uno dei problemi è la presenza di detenuti psichiatrici nelle carceri
Momenti di alta tensione ieri nel carcere di Marassi, a Genova, dove un detenuto ha tentato di sequestrare un agente di polizia penitenziaria, minacciandolo con un punteruolo artigianale. La situazione è stata risolta grazie alla prontezza dell’agente e all’intervento tempestivo dei colleghi. L’episodio, denunciato dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), è l’ennesimo segnale di una crisi sempre più grave nelle carceri italiane.
I dettagli dell’accaduto – Il detenuto, un uomo di circa 30 anni proveniente dal Piemonte e con precedenti per reati contro la persona, ha aggredito l’agente prendendolo alle spalle. Dopo aver lanciato l’allarme, il poliziotto è riuscito a svincolarsi, mentre i colleghi intervenuti sul posto hanno disarmato il detenuto. “I poliziotti sono stati bravissimi a contenere la situazione, ma la situazione è insostenibile”, ha dichiarato Vincenzo Tristaino, segretario SAPPE per la Liguria.
La denuncia del SAPPE – Tristaino ha sottolineato il clima di pericolo costante in cui lavorano gli agenti penitenziari: “Le aggressioni quotidiane sono il simbolo di una gestione fallimentare dell’amministrazione penitenziaria in Liguria. È grave il silenzio delle istituzioni competenti, mentre i nostri colleghi continuano a subire violenze”. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha espresso solidarietà agli agenti di Marassi, evidenziando il peso dei ritmi di lavoro e il numero crescente di detenuti psichiatrici e violenti: “La situazione è uno stillicidio quotidiano. È necessario intervenire con strutture dedicate per detenuti violenti e una riorganizzazione della sicurezza”.
Il contesto critico – Il sindacato punta il dito anche sulla chiusura degli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari), che ha portato molti detenuti con problemi psichiatrici nelle carceri ordinarie, contribuendo all’aumento degli eventi critici. Capece ha chiesto l’applicazione dell’articolo 14-bis dell’ordinamento penitenziario, che prevede restrizioni per i detenuti che minacciano la sicurezza.
Un appello alle istituzioni – SAPPE sollecita un incontro urgente con i sottosegretari alla Giustizia Andrea Delmastro ed Andrea Ostellari per adottare misure immediate contro i detenuti violenti. Capece ha dichiarato: “Serve tolleranza zero verso chi continua a delinquere anche in carcere. Non possiamo permettere che gli agenti e gli altri operatori lavorino in condizioni così pericolose”.
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