Taglio pini di Brignole, Avvenente: "Entro settembre progetto per i nuovi alberi"

di Redazione

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Con una nota, il Comune di Genova difende la scelta dell'abbattimento: "Taglio unica strada percorribile"

Taglio pini di Brignole, Avvenente: "Entro settembre progetto per i nuovi alberi"

L’assessore alle Manutenzioni del Comune di Genova Mauro Avvenente interviene con una nota in merito all’intervento che sarà eseguito da questa sera da Aster su alcune alberature in via Thaon de Revel.

«Entro inizio settembre sarà pronto il progetto di messa a dimora delle nuove alberature e sarà condiviso con la consulta del verde: saranno piantumate piante della stessa specie e in egual numero, nella stagione più opportuna per la salute delle piante stesse. Come ho già più volte detto, nessuno si diverte a tagliare degli alberi, ma la pubblica incolumità viene prima di tutto e non vogliamo rifare errori commessi nel passato. È proprio prendendoci questa responsabilità, seppur dolorosa, nell’interesse collettivo e a tutela dei cittadini genovesi e di tutti coloro transitano nella zona di via Thaon de Revel che sarà effettuato un intervento, di urgenza, reso inevitabile dallo stato di salute dei pini domestici, una specie arborea per altro che è molto esposta, come dimostrano le cronache quotidiane di tutta Italia, al rischio crollo, verificatosi per altro in aprile proprio in zona Brignole. Le analisi ben illustrate questa mattina, durante la riunione del tavolo del verde e della consulta, dai tecnici non solo di Aster ma anche di società terze incaricate, specializzate del settore, evidenziano l’alto rischio crollo per le prime tre piante delle 15 in totale che saranno oggetto dell’intervento già nelle prossime ore, con messa in sicurezza della zona. La riunione di questa mattina aveva, come anticipato, lo scopo di illustrare nel massimo della trasparenza i risultati delle analisi effettuate: i consulenti proposti dalle associazioni e comitati hanno detto chiaro e tondo di non avere la possibilità di intervenire a breve con proposte ed esami alternativi, a quelli già effettuati, e che si sarebbe dovuto attendere almeno un mese, un periodo di esposizione al rischio decisamente inaccettabile. Allo stato attuale delle cose, tutti gli elementi a nostra disposizione indicano che l’unica strada percorribile per queste piante, giunte a fine vita, sia il taglio, ovviamente con la sostituzione nei prossimi mesi con alberi in salute, mantenendo il saldo del verde in positivo».