Solidarietà al sindacalista aggredito, in piazza a Sestri Ponente oltre 500 persone
di Emilie Lara Mougenot
Manifestazione della Cgil dopo l’attacco a un dirigente del sindacato: insulti, saluto romano e colpi al volto da parte di due aggressori
Oltre cinquecento persone si sono radunate a Sestri Ponente per il presidio e il corteo organizzato dalla Cgil Genova in solidarietà al funzionario aggredito nella mattinata di sabato da due uomini che lo hanno insultato, colpito e minacciato con il saluto romano. Un gesto definito di matrice fascista che ha suscitato la mobilitazione del sindacato e della sinistra genovese.
Aggressione violenta – Il funzionario, dirigente del sindacato degli edili della Cgil, è stato seguito in auto fino alla zona della Costa, sulle alture di Sestri Ponente. Dopo aver parcheggiato, è stato avvicinato da due uomini che lo hanno aggredito verbalmente e fisicamente, con insulti e colpi al volto. “Lo hanno chiamato ‘comunista di merda’, gli hanno sputato addosso e fatto il saluto romano”, ha riferito Igor Magni, segretario generale della Cgil Genova. L’uomo è riuscito a divincolarsi e a fuggire, poi è stato medicato al pronto soccorso.
Clima preoccupante – “Un episodio gravissimo, che nella nostra città non si vedeva da anni con queste modalità squadristiche”, ha aggiunto Magni. La Cgil ha chiesto chiarimenti alla prefettura e al Ministero dell’Interno, sottolineando come “questo clima non ci spaventa, ma ci preoccupa”.
Partecipazione e reazioni – La manifestazione ha visto una vasta partecipazione di lavoratori, cittadini e rappresentanti delle istituzioni. In piazza anche Silvia Salis, Andrea Orlando, Katia Piccardo, Armando Sanna, Simone D’Angelo, Davide Natale, Gianni Pastorino e Federico Romeo.
Intervento di Salis – “È importante essere in tanti perché questi gesti mostrano che c’è un clima che non va bene”, ha dichiarato Silvia Salis. “Genova è medaglia d’oro alla Resistenza e dobbiamo ribadire i valori su cui si fonda la nostra democrazia. Non mi stupisce che la destra non abbia condannato il fascismo dopo questo episodio”.
Condanna unanime – La Cgil ha ribadito il proprio impegno nella difesa dei diritti e nella promozione dei referendum su lavoro e cittadinanza. “Se qualcuno è infastidito dalla nostra presenza in campo, se ne faccia una ragione – ha concluso Magni – perché da oggi saremo ancora più presenti e determinati”.
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