Shipping e clima, Assarmatori a Londra: “Serve una strategia globale per la decarbonizzazione”

di Carlotta Nicoletti

1 min, 29 sec

L’associazione italiana partecipa ai lavori del MEPC dell’IMO: “Neutralità tecnologica e soluzioni realistiche, no a scelte ideologiche”

Shipping e clima, Assarmatori a Londra: “Serve una strategia globale per la decarbonizzazione”

Definire una strategia globale per la se carbonizzazione dello shipping: è stato questo il nodo centrale dei lavori del Marine Environment Protection Committee (MEPC) dell’IMO, appena conclusi a Londra. Tra i protagonisti anche Assarmatori, presente con il proprio responsabile tecnico Simone Parizzi. L’Italia ha partecipato con il MASE e la delegazione permanente all’IMO dell’Ambasciata a Londra, guidata dal comandante Giuseppe Spera.

Presidio internazionale – “Per l’industria marittima italiana è fondamentale essere presenti dove si decidono le politiche ambientali”, ha spiegato il presidente di Assarmatori, Stefano Messina. “Non possiamo limitarci a recepire norme già scritte, occorre portare il nostro contributo in fase di elaborazione”. L’associazione armatoriale da anni ha rafforzato la sua presenza a Bruxelles e ora partecipa attivamente anche agli appuntamenti dell’IMO.

Tecnologie e realismo – Durante le sessioni di lavoro, Assarmatori ha insistito sulla necessità di mantenere un approccio fondato sulla neutralità tecnologica, evitando visioni troppo teoriche: “Le decisioni devono essere coerenti con le tecnologie e i carburanti realmente disponibili”, ha sottolineato Parizzi. La posizione italiana punta su GNL, metanolo e biocarburanti, valutati come i combustibili più adatti per una transizione concreta e sostenibile.

Porti e città – La delegazione italiana ha inoltre richiamato l’attenzione sulle peculiarità del Paese, dove molti porti sono a ridosso dei centri urbani e il trasporto via mare è essenziale per la continuità territoriale. Un modello che necessita di soluzioni specifiche e sostenibili.

Contesto globale – Nonostante le difficoltà legate al quadro geopolitico, il MEPC ha approvato una bozza di modifica all’Annesso VI della Convenzione MARPOL, tappa necessaria per arrivare a regole condivise su scala mondiale.

 

 

 

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