Sestri Levante, stadio Sivori, Pistacchi (FI) e Conti (FdI): "L'Unione non giocherà in questo campionato nemmeno una gara sul suo campo"
di Redazione
I consiglieri di minoranza denunciano gravi ritardi nei lavori di ristrutturazione dell'impianto, mentre i Corsari vagano in ogni dove per partecipare alla C
"E' inutile continuare a parlare di impegno, fare riunioni, sopralluoghi e selfie: il cantiere dello stadio Sivori è la dimostrazione del fallimento della giunta Solinas. Regione Liguria ha offerto a Sestri Levante ogni risorsa possibile e nonostante la piena disponibilità di denaro, i lavori rallentano, perché sbagliano anche a comprare i seggiolini non a norma. La propaganda dell'amministrazione comunale non basta più: le bugie hanno le gambe corte, il campo dell'Unione i tempi lunghi. Lunghissimi”. I rappresentanti del centrodestra a Sestri Levante, Marco Conti di Fratelli d'Italia e Diego Pistacchi di Sestriamo/Forza Italia, non fanno sconti su una situazione che a loro avviso sta danneggiando gravemente la società U.S.Sestri Levante, i suoi tifosi e tutta la città anche dal punto di vista economico.
“E' inutile passare le giornate a guardare i cantieri con le mani incrociate dietro la schiena come quotidianamente fa, e ci tiene a farlo sapere, il consigliere delegato allo Sport. Né bastano più le bonarie rassicurazioni del sindaco ai tifosi. I lavori sono in gravissimo ritardo, il Sestri non giocherà neppure una partita in casa nell'anno della tanto attesa e meritata riconquista della serie C. Bisogna dirlo chiaramente - incalzano Pistacchi e Conti -. Il sopralluogo lo abbiamo fatto anche noi oggi e la situazione è disarmante. Ed è l'ora di sgombrare il campo del rimpallo delle responsabilità. La struttura è comunale, ristrutturata con soli fondi pubblici, quasi interamente messi a disposizione dalla Regione Liguria che ha dato un aiuto enorme. Gli appalti, le gare, i lavori sono gestiti dal Comune. Quindi la responsabilità è tutta e solo dell'amministrazione comunale che dovrebbe ammettere di non essere in grado di gestire un appalto come questo. Ma non ci sorprende, visto che stanno continuando a sbagliare tutto, persino l'acquisto dei seggiolini delle tribune. Gli atti confermano che si è reso necessario effettuare la sostituzione del modello scelto per ragioni di misure di profondità della sedia stessa, rispetto a quanto era previsto in capitolato, per ragioni ergonomiche e di sicurezza”.
"La ditta per questo aveva chiesto un mese di tempo in più per cambiare l'ordine e una deroga fino al 31 gennaio per la messa in opera. Ma basta vedere in che condizioni sono oggi gli spalti per capire che ci sarà tutto il tempo che si vuole prima di far arrivare e installare le sedute. D'altra parte il personale impiegato nel cantiere è sempre ridotto a due, massimo quattro unità quando qualcuno mugugna. Il consigliere delegato che passa le giornate a guardare il cantiere - concludono Pistacchi e Conti - lo può confermare”.
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