Sestri Levante: nuova caserma dei carabinieri, scintille tra giunta e opposizione di centrodestra

di steris

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Conti e Pistacchi: "Torna la speculazione su aree ex Fit". Giunta: "Assurdo parlare di speculazione, la proposta non prevede aumento superficie"

Sestri Levante: nuova caserma dei carabinieri, scintille tra giunta e opposizione di centrodestra

La realizzazione della nuova caserma dei carabinieri mette nuovamente in rotta di collisione la giunta del sindaco civico moderato Francesco Solinas e l'opposizione di centrodestra guidata da Marco Conti (capogruppo di Fratelli d'Italia) e Diego Pistacchi (già candidato sindaco, oggi capogruppo di Sestriamo - Forza Italia). La storica sede dell'Arma di via Val di Canepa dovrebbe essere sostituita da un nuovo edificio, sulle aree ex Fit (nella foto) dove una volta c'erano i campi del circolo tennis Cral Fit Ferrotubi e oggi c'è un parcheggio: progetto che vede in disaccordo amministrazione e minoranza.

Conti e Pistacchi -  Gli esponenti di FdI e FI sostengono: "Torna la speculazione sulle aree ex Fit senza alcuna garanzia che il progetto porti alla realizzazione della caserma dei carabinieri. Ieri sera in consiglio comunale abbiamo chiesto con una mozione che prima di procedere a confronti e accordi con il soggetto attuatore del Pru della ex Fit, vengano stipulati atti irreversibili per la costruzione della caserma e che siano accertate le disponibilità economiche per progettare e realizzare. La maggioranza si è rifiutata di votarla!

Nel dibattito anche l’amministrazione ha ammesso che i soldi per la caserma non ci sono, che si spera di trovarli. Soprattutto, sul punto decisivo, Solinas e i suoi si sono votati un’autorizzazione a procedere agli accordi solo a seguito della firma di un semplice “Protocollo d’Intesa”. Cioè, l’ennesimo atto senza alcun valore giuridico che non garantisce la città né l’Arma. Il precedente progetto, quello in viale Dante, era giunto a uno stato assai più avanzato, era già tutto pronto, ma il sindaco e la sua maggioranza lo hanno cestinato in cinque minuti: figurarsi quanto può valere una scrittura non vincolante.

L’amministrazione comunale procederà agli accordi non appena firmerà una semplice manifestazione di intenti, una promessa che c’è la volontà di avere la caserma. In cambio, via libera a uno scambio impari che, per un pezzettino di asfalto, vedrà concedere al soggetto attuatore (lo stesso che in 25 anni non ha mai portato a compimento quanto previsto dal Pru né ha realizzato alcune opere compensatorie a beneficio della città come la condotta fognaria) più volumetrie, permessi a costruire nuove seconde case e a togliere posti auto alla collettività. Nel corso della discussione, dai banchi della maggioranza, si è anche arrivati ad ammettere che il pezzetto di asfalto, quello oggi recintato davanti all’Itis Natta e offerto in cambio di tutti questi benefici milionari, all’amministrazione interessa “anche a prescindere dalla realizzazione della caserma”, per farci eventualmente anche altro.

Una posizione inaccettabile che Sestri Levante dovrà respingere, come in passato ha già fermato i tanti tentativi di lucrare sulle aree ex Fit. Fanno finta di cambiare le amministrazioni, gli obiettivi e i progetti sono sempre gli stessi. Il centrodestra farà di tutto perché dai legittimi interessi del privato derivi almeno la certezza della realizzazione della caserma”.

La replica dell'amministrazione - Il sindaco e la giunta comunale affidano la replica a una nota diffusa da Palazzo Pallavicini: "La posizione dell’Amministrazione è chiara: la proposta di variante del PRU della FIT presentata lo scorso ottobre dal privato andrà avanti solo se verranno reperite le risorse necessarie per la realizzazione della caserma dei carabinieri, che è e resta l’obiettivo primario delle azioni del Comune. Questo è già stato detto nei mesi scorsi, ripetuto più volte ed è stato ribadito anche ieri nel corso del Consiglio Comunale.

Dopo l’inserimento degli ex uffici comunali di viale Dante in zona rossa, i Carabinieri hanno scritto di non voler andare più in quell’area ed è stato individuato un possibile sito alternativo fra via Fascie e il parcheggio di piazzale Grilli che l’Arma dei Carabinieri stessa ha ritenuto idoneo per progettare e realizzare la struttura, ricercando risorse statali e non a carico del Comune.

La proprietà dell’area è disposta a cedere in cambio di una revisione della parte non ancora completata del PRU ex FIT incompiuto da trent’anni, oggetto di un contenzioso tuttora pendente in cui il Comune a suo tempo ha già perso il primo grado. Come detto più volte, la proposta non prevede un aumento delle superfici, ma un riassetto di quelle esistenti che il privato potrebbe già realizzare in base al PRU vigente.

Il PRU prevede infatti la realizzazione di un grande albergo nell’area ora vuota e abbandonata dietro la piscina e due edifici, uno da 400 m2 uso commerciale e un altro ad uso servizi (1500 m2). A fronte della permuta dell’area per la caserma, viene proposto di accorpare nell’albergo la superficie del primo edificio previsto e di convertire l’edificio uso servizi in residenziale. Unica superficie aggiunta è quella per la realizzazione di un nuovo centro benessere da 800 m2 che rappresenterebbe un servizio dall’alta valenza turistica.

Per ogni edificio, albergo compreso, il PRU ex FIT prevede delle superfici mai quantificate in origine che sono dovute e vanno determinate con gli usuali criteri urbanistici pertanto, è assurdo parlare di nuova speculazione. Si tratta invece di una proposta che, qualora lo Stato garantisse le risorse necessarie, consentirebbe di avere la nuova caserma in un’area centrale e sicura per la città per cui l’Arma dei Carabinieri ha già espresso il proprio gradimento".

 

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