Sestri Levante: maretta in Comune sul caso dei tavolini nella Baia del Silenzio
di Redazione
Diego Pistacchi, Marco Conti e Claudio Muzio prendono le distanze dal sindaco Francesco Solinas, così come Marcello Massucco
Maretta in Comune a Sestri Levante per il caso delle concessioni demaniali temporanee sull'arenile di Portobello, noto ai non sestrini come "Baia del Silenzio". Il sindaco Francesco Solinas interviene sul tema, oggetto di una mozione presentata dall’opposizione di centrodestra e di due ordini del giorno alternativi approvati durante la seduta del Consiglio Comunale di martedì 18 giugno.
“Sono contrario all’aumento delle concessioni ai privati che portano ad un maggiore sfruttamento commerciale di Portobello, luogo unico al mondo e simbolo di Sestri Levante. Occorre una visione d’insieme per Sestri che tuteli dal turismo di massa la spiaggia di Levante e il caruggio, ma che permetta ad altre aree, ad esempio la baia di Ponente, la crescita dell’offerta di ristorazione e degli altri servizi che possono essere ben sviluppati nell’ampio spazio e nelle numerose concessioni dei locali esistenti. La Baia del Silenzio invece deve essere tutelata al massimo dallo sfruttamento commerciale dei privati”, sottolinea il sindaco Solinas.
“Nel 2023, ad inizio mandato - prosegue ancora il primo cittadino - a Portobello abbiamo trovato un notevole caos nelle concessioni demaniali temporanee con addirittura l’esistenza di ben due ricorsi al TAR sulle tre concessioni di somministrazione posizionate al centro della spiaggia. Quest’anno abbiamo riordinato le concessioni prevedendo regole eque per tutti che permettono di offrire durante il giorno ristorazione nei periodi di minore affollamento della spiaggia andando così a rappresentare un elemento di attrazione. Viceversa, nei periodi di maggiore ressa, ovvero dalla seconda metà di giugno sino a tutto il mese di agosto, i tavoli sulla spiaggia erano previsti dal tardo pomeriggio sino a notte”.
“Durante l'ultimo Consiglio Comunale, l'opposizione e alcuni consiglieri di maggioranza hanno fatto prevalere il principio opposto imponendo che Portobello si pieghi verso un più ampio sfruttamento commerciale dei privati e consentendo una maggiore presenza di tavoli sulla spiaggia. Questa visione, non fa il bene della Baia del Silenzio. Mi opporrò sempre all'aumento dello sfruttamento privato della spiaggia di Portobello”, conclude.
Pronta la replica dei consiglieri Marco Conti (Fratelli d'Italia) e Diego Pistacchi (Sestriamo / Forza Italia): "Che possa continuare a fare propaganda ci sta. Che continui a raccontare frottole ai sestrini no. Il sindaco Solinas è riuscito a dire che nella Baia di Portobello, grazie alla mozione approvata che lo ha clamorosamente smentito, ci saranno più tavolini. Falso, ci saranno sempre gli stessi tavolini che ha concesso lui e che altri prima di lui avevano concesso. Semplicemente si consentirà ai gestori di tre locali di offrire il servizio in orario diurno qualche giorno in più rispetto alle regole censorie che voleva imporre Solinas con la sua ex maggioranza. Ha detto che questi locali sorgerebbero “al centro della spiaggia”. Falso, si tratta di tradizionali bar, esistenti da anni, molto apprezzati e frequentati anche dai sestrini, che sorgono all'interno degli edifici che incorniciano la baia. Ha detto che con questa scelta “Portobello si piega verso un più ampio sfruttamento commerciale dei privati”. Falso. Nessuna nuova concessione, nessuno sfruttamento. Soprattutto preoccupa tanto disprezzo per il termine “privato”, che il sindaco dovrebbe imparare a declinare meglio, visto che con esso non si accorge di ricomprendere anche le barche di “privati” che occupano la spiaggia di Portobello limitando a loro volta gli spazi per la pubblica balneazione. O probabilmente si riferisce ai tanti “privati” che quest'anno, grazie alla sua amministrazione, possono entrare senza controllo né regolamentazione nella Baia di Portobello? La cosa positiva è che almeno si è capito che a Sestri certe idee non le ha solo un consigliere comunale che viene mandato avanti a fare il guastatore. Prima di fare il capopopolo, chiamando alla rivolta in nome della difesa del bene comune contro i “privati” cattivoni, il sindaco Solinas impari i principi della democrazia. La maggioranza dei sestrini, rappresentati dalla maggioranza dei consiglieri comunali democraticamente eletti, gli ha detto che la sua idea è minoritaria. Che deve smetterla di guardarsi allo specchio per dirsi che ha sempre e solo ragione lui".
Interviene anche Claudio Muzio, consigliere comunale di “Sestri per Tutti – dal mare alle frazioni”: “Forse il primo cittadino ha fatto propria la visione sul turismo del consigliere Paolo Smeraldi? Diversamente da quanto dichiarato oggi dal sindaco Solinas, nel Consiglio comunale di martedì sera nessuno ha chiesto più tavolini in Baia del Silenzio per la somministrazione; vi è stato anzi un forte richiamo, da parte del mio gruppo, al rispetto delle regole e alle adeguate sanzioni per chi non le osserva. Ho solo proposto, ma forse il Sindaco e larga parte del suo gruppo non lo hanno inteso, di ridurre da due mesi e mezzo a due mesi il divieto di posizionare tavolini in Baia nelle ore mattutine e di pranzo, e di prolungarne di mezz’ora l’orario di presenza alla sera. Mettere ordine non significa esclusivamente imporre divieti e limitazioni ed emettere ordinanze, ma significa saper governare i processi, l’offerta e la richiesta, nel quadro di un turismo sostenibile e attrattivo”.
“Gli imprenditori – prosegue Muzio - non sono nemici della città, ma ne sono parte integrante e sono protagonisti dell’offerta turistica, in un sistema equilibrato in cui al centro ci siano il benessere e la qualità. Proprio la salvaguardia e l’innalzamento della qualità devono essere l’obiettivo, non solo per quanto attiene Portobello, ma anche il centro storico, assumendo iniziative volte a preservarne il decoro non con divieti assurdi, ma con politiche condivise con chi, nel centro, lavora e offre prodotti e servizi di livello”.
“Quando il Sindaco afferma che, con la mia iniziativa, avrei imposto che ‘Portobello si pieghi verso un più ampio sfruttamento commerciale dei privati consentendo una maggiore presenza di tavoli’, oltre a dire una cosa non rispondente al vero, e già questo è di per sé grave, fa propri un linguaggio ed una terminologia di retroguardia e di ostilità nei confronti della libera impresa, trattata alla stregua di un male da contenere e non di una risorsa da valorizzare. Questa non può essere la mia visione”, sottolinea ancora il consigliere di “Sestri per tutti”.
“Mi chiedo piuttosto se il Sindaco non abbia sposato in toto la linea del suo consigliere Smeraldi, una linea lontana anni luce dalla mia e di fatto ostile allo sviluppo turistico della città. Solinas rivolge ai consiglieri che hanno votato a favore della mia proposta l’accusa di non fare il bene della Baia del Silenzio: non sarà mica che il bene che lui e Smeraldi intendono sia il deserto dei Tartari e una Sestri desolata e vuota? Se così fosse, è di tutta evidenza che la mia posizione non può e non potrà che essere contraria a questo tipo di logica”, conclude Muzio.
Dall'opposizione di sinistra fa sentire la sua voce Marcello Massucco: Nell’ultimo Consiglio Comunale, un ordine del giorno teso a modificare una delibera della giunta Solinas - votato dalle minoranze e da un gruppo di maggioranza - ha mandato sotto l’amministrazione comunale. Leggendo però il comunicato stampa del sindaco Solinas, comprendiamo che sia un po’ confuso come un pugile suonato, dopo la disfatta dell’altra sera. Suonato dalla sua stessa maggioranza, che in tre ore di discussione ha litigato platealmente con interventi critici e contraddittori. Ma non ci sembra il caso di distorcere la realtà. Nessun consigliere di minoranza ha chiesto l’aumento delle concessioni demaniali nè l’aumento del numero di tavolini in Baia del Silenzio. Ricordiamo inoltre che la tutela della Baia del Silenzio con il suo contingentamento è stato un percorso avviato dalla precedente Amministrazione, tra le polemiche e l’irrisione dell’allora minoranza. La nuova amministrazione invece, al 20 giugno non ha ancora dichiarato cosa intende fare quest’anno per preservare questo piccolo gioiello ambientale. Sarebbe opportuno che il sindaco desse risposte concrete su questo invece di buttare fumo negli occhi dei cittadini. Ricordiamo infine al sindaco, che la minoranza in Consiglio Comunale non ha i numeri per far approvare nulla. Se uno dei suoi due gruppi vota un ordine del giorno teso a far ritirare una sua delibera di giunta, il problema è soltanto suo e molto serio. Se non è in condizione di attivare una politica amministrativa unitaria degna di questo nome e di governare la città, ne tragga le dovute conseguenze".
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