Scuola, al via il test: niente voti nelle pagelle. Ecco cosa ne pensano i genovesi
di Carlotta Nicoletti
E' sempre più diffusa l'ansia e lo stress da prestazione scolastica nei giovani
Le scuole in Italia stanno andando verso una direzione ben precisa, ossia quella di eliminare i voti e i quadrimestri. Il motivo sarebbe l'ansia che affligge gli studenti e non gli permette di avere un rendimento scolastico adeguato. E' già da tempo che si parla di questo argomento, sono diversi i casi di studenti e genitori che si sono lamentati per l'utilizzo dei voti. Eclatante fu il caso di una ragazza bocciata alle medie, di qualche mese fa. Da quell'episodio e altri, insegnanti, genitori e istituzioni si sono cominciati a domandare se i voti non siano un male per gli studenti.
E' sempre più diffusa l'ansia e lo stress da prestazione nei giovani. Questi sentimenti avrebbero un effetto negativo sul rendimento scolastico. Perciò sempre più istituti in Italia stanno cominciando ad adottare il modello della scuola senza voti. In questi mesi le associazioni studentesche stanno protestando contro un modello didattico ritenuto ormai obsoleto e responsabile dei disturbi psicologici dei giovani.
Al momento sono poche le scuole che hanno abbracciato l'iniziativa. In molti sarebbero a favore di questo cambiamento, dai dirigenti scolastici, ai genitori e gli alunni ovviamente. Non si tratta però di una novità assoluta, poiché altri paesi hanno già adottato questo sistema da diverso tempo, come la Finlandia che ha abolito i voti e anche le bocciature.
Non tutti però sono favorevoli a questo modello, per alcune persone i voti rimangono un metro di giudizio utile per formare i ragazzi. Inoltre i voti insegnano a migliorarsi e poi se li ritroveranno anche all'Università. Ma per altre persone si tratta di retaggi del passato, antiquati e inutili, a tratti persino meschini. Si ritengono anche umilianti in certi casi. Per mettere d'accordo tutti però si potrebbe intraprendere una via di mezzo forse, ossia mantenere i voti ma eliminando quelli scoraggianti come i 3--- oppure lo 0, ecc.
Alcuni genovesi intervistati sull'argomento hanno risposto così: "Io sono favorevole all'abolizione dei voti, sono scoraggianti e i giovani si sentono sottopressione". E ancora: "I voti servono, quando io andavo a scuola c'erano non capisco perché bisogna abolirli, poi i ragazzi si sentono liberi di non fare nulla". C'è poi chi ha una visione più obiettiva e sostiene che i voti andrebbero tenuti ma eliminando quelli più bassi in modo da non far sentire i giovani demoralizzati.
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