Savona: falla nella petroliera, intervengono nelle indagini anche gli incursori del Comsubin
di Stefano Rissetto
L'intervento dei palombari della Marina, esperti in esplosivi militari, è stato disposto dagli inquirenti per accertare l'origine dell'esplosione
Sopralluogo degli specialisti del gruppo operativo subacquei del Comsubin della Marina militare sullo scafo della Seajewel, la petroliera ancorata davanti alla costa di Savona per uno squarcio nello scafo provocato da un'esplosione.
L'intervento dei palombari della Marina, esperti in esplosivi militari, è stato disposto dagli inquirenti che vogliono accertare l'origine dell'esplosione. Secondo le prime informazioni non sarebbero stati trovati resti di inneschi né tracce che possano ricondurre a un particolare tipo di esplosivo anche se il fatto che sia stato collocato in acqua potrebbe far pensare a esplosivi di tipo militare come Rdx o Hdx. Al momento la petroliera non risulta essere sotto sequestro. Secondo quanto appreso né il comandante né l'equipaggio avrebbe ricevuto minacce o rivendicazioni.
L'intervento degli specialisti del corpo militare di elite chiarisce il livello di approfondimento delle indagini. Gli uomini del Comsubin, il Raggruppamento Subacquei ed Incursori “Teseo Tesei”, sono infatti gli eredi degli Uomini Gamma che svolsero importanti azioni militari con i SLC, Siluri Lenta Corsa nella seconda guerra mondiale.
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