Sampdoria-Spezia: la trasferta resta vietata, il Tar respinge ricorso di tifoso delle Aquile

di Stefano Rissetto

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Gabriele Pierini, autore del ricorso: "C'è paura di non gestire i doriani in caso di loro sconfitta? Allora perché non giocare a porte chiuse?"

Sampdoria-Spezia: la trasferta resta vietata, il Tar respinge ricorso di tifoso delle Aquile

Il Tar della Liguria ha respinto il ricorso di urgenza presentato da un tifoso spezzino contro il divieto di trasferta per la partita di sabato pomeriggio contro la Sampdoria a Marassi, fischio d'inizio alle 17,15. Nella mattinata di ieri, era stato infatti depositato un ricorso da parte degli avvocati Piergiorgio Leoni e Maurizio Maria Scaccabarozzi, per conto di Gabriele Pierini, un tifoso appartenente al gruppo dei "Belini Frizzanti" e titolare della tessera Eagle Card.

Il ricorso era stato presentato contro il Ministero dell'Interno, la Prefettura e la Questura di Genova, oltre che contro la Sampdoria, con l’obiettivo di sospendere il provvedimento del Prefetto di Genova che, venerdì scorso, aveva vietato la vendita dei biglietti ai residenti nella provincia della Spezia, con l'eccezione dei possessori di tessere di fidelizzazione della Sampdoria.

Il tifoso - Spiega a Telenord lo stesso Pierini: "Si è deciso di anteporre la difesa dell'ordine pubblico all'opportunità per oltre 1000 persone di seguire un evento sportivo molto atteso. Tuttavia, nelle partite Sampdoria-Spezia degli ultimi anni non si è mai verificato nulla di eclatante. C'è forse paura di non riuscire a gestire i tifosi doriani nel caso in cui la partita prenda una piega negativa per loro? In tal caso, perché non organizzare la partita a porte chiuse? E se invece c'è timore di non riuscire a gestire 1000-1500 tifosi spezzini, tra cui molte famiglie con bambini, mi sembra difficile comprendere come si possa pensare di organizzare eventi a Genova con un numero ben maggiore di persone da gestire".
"Speriamo che le nostre aquile non soffrano troppo per la mancanza del nostro supporto, anche se è certo che 1000-1500 voci in più avrebbero potuto fare una grande differenza. Voglio infine ringraziare le compagnie che ci avevano noleggiato i pullman e che hanno compreso la situazione, ci hanno atteso fino all'ultimo e, alla fine, non hanno richiesto alcuna penale. Altrimenti, oltre al danno - conclude - ci sarebbe stata anche la beffa".


La decisione del Prefetto aveva scatenato forti proteste tra i tifosi spezzini, che ora ripongono le loro speranze nella decisione che il presidente del Tar prenderà entro oggi o, al più tardi, domani. Nel ricorso, che si sviluppa su 17 pagine, vengono contestati anche i provvedimenti dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive e del Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive. I legali che rappresentano il tifoso dello Spezia sostengono che il provvedimento del Prefetto di Genova violi i principi costituzionali di libertà, poiché non fornisce una corretta valutazione comparativa tra la necessità di garantire l'ordine pubblico e il diritto dei cittadini di muoversi liberamente, senza indicare un pericolo concreto per la sicurezza.

Inoltre, viene criticato il fatto che non sia stata considerata l’opzione di limitare la vendita dei biglietti esclusivamente ai possessori della tessera Eagle Card. I tifosi dello Spezia citano precedenti a loro favore, come il ricorso vinto da un tifoso del Napoli a settembre contro una decisione simile in Piemonte, che aveva vietato l'accesso alla partita contro la Juventus ai residenti in Campania, o ancora il ricorso vinto recentemente da un gruppo di tifosi del Parma contro una restrizione analoga in occasione della partita Como-Parma.