Sampdoria, si salvano soltanto i tifosi. E con Stankovic la media punti è peggiorata
di Maurizio Michieli
Martedì la ripresa degli allenamenti in vista della trasferta di domenica alle 12,30 a Lecce
Dopo altri due giorni e mezzo di riposo, la Sampdoria riprenderà martedì pomeriggio gli allenamenti in vista della trasferta di Lecce, in programma domenica alle 12,30 allo stadio "Via del mare". La sconfitta interna con la Cremonese ha di fatto ridotto al lumicino, per non dire quasi azzerato, le residue speranze di salvezza della squadra di Stankovic. Resta il dovere di onorare sino all'ultimo il campionato, con la speranza che la società trovi la via della salvezza fuori dal campo e la Samp possa ricominciare la prossima stagione almeno dalla cadetteria.
Riavvolgendo il nastro della sfida con la Cremonese, non si può fare a meno di rilevare come i blucerchiati abbiano letteralmente gettato via un prezioso successo che hanno quasi sempre avuto tra le mani. Forse la paura di vincere, forse l'incapacità di gestire il doppio vantaggio - persino nella giornata in cui Leris prima e Lammers poi si sono sbloccati - ma probabilmente anche le mosse di Stankovic hanno contribuito ad alimentare la confusione. Se nel primo tempo è sembrato assurdo non giocare da subito con due attaccanti di ruolo, in una partita dove l'unico segno buono era l'1 in schedina, nella ripresa l'uscita dal campo di zanoli ed Augello, di gran lunga i migliori ed i più propositivi anche nelle ripartenze, ha lasciato perplessi.
L'allenatore, sia chiaro, è l'ultimo dei responsabili della crisi irreversibile della Sampdoria, come in precedenza non lo erano stati D'Aversa (20 punti in 22 partite) e Giampaolo (18 punti in 24 partite), sebbene artefici di una media punti superiore a quella del tecnico serbo (sotto lo 0,6), al quale è stata peraltro ulteriormente indebolito l'organico. Ma anche l'ossessivo riferimento al prossimo anno da parte di Stankovic non ha giovato alla causa attuale, data per scontato come ormai persa.
Da qui alla fine sarà comunque uno stillicidio e gli unici veramente preparati ad affrontarlo sembrano i tifosi della Samp, protagonisti di una coreografia con la Cremonese che ha impressionato tutti, compreso Emil Audero, che lo ha sottolineato sui social.
Da qui - e non dagli errori ed orrori commessi dentro e fuori dal campo - occorre ripartire per tentare la ricostruzione. Da subito, però. Basta inseguire chimere come il prestito obbligazionario convertibile, basta attendere la fine della composizione negoziata il 6 giugno quando sarebbe troppo tardi per intervenire, basta discorsi, promesse e proclami da parte dell'allenatore.
Adesso servono serietà e sobrietà. Nella speranza che anche la città - istituzioni, imprenditori, tifosi vip e pure quelli "letterati" - facciano tutto ciò che è in loro potere legale per creare le condizioni affinché un investitore forte intervenga a salvare un patrimonio che non può e non deve essere disperso.
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