Sampdoria, niente ritiro: ripresa martedì a Bogliasco con vista Spezia. Semplici in bilico
di Maurizio Michieli
Giornata di riflessione sulla sorte dell'allenatore, in discussione anche il ds Accardi

Ripresa degli allenamenti questa mattina al "Mugnaini" di Bogliasco per la Sampdoria dopo la disfatta casalinga con il Frosinone, la contestazione dei tifosi e il baratro serie C spalancato sotto le gambe dei blucerchiati. La seduta di scarico, diretta da Leonardo Semplici, non era stata annunciata proprio per poterla svolgere in (relativa) tranquillità, lontano dai riflettori. Presente anche il presidente Matteo Manfredi, che poi nel pomeriggio ha lavorato in sede con il suo "comitato strategico": Alessandro Messina, Pietro Accardi, Nathan Walker. Il gruppo dirigente ha deciso di non mandare la squadra in ritiro, ritenuto controproducente in vista del derby regionale con lo Spezia in programma domenica pomeriggio alle 17,15 al "Picco" contro la formazione di Luca D'Angelo, reduce dal k.o. interno con il Brescia ma in piena corsa per i play off.
Dopo la conferma ufficiale di ieri dopo la partita da parte di Accardi, oggi è stata una giornata di riflessione anche sulla situazione dell'allenatore Semplici, la cui media punti è pari a 1: 15 punti in 15 partite (Sottil aveva 1,23 e Pirlo complessivamente 1,38). Il terzo tecnico della stagione si è rivelato il peggiore in termini di risultati. Eppure sarebbe colui che, secondo la dirigenza della Sampdoria, dovrebbe condurre la squadra alla salvezza dalla retrocessione in serie C. Una contraddizione in termini, anzi, in numeri. Ecco perché sono emerse anche posizioni discordanti.
La realtà, però, è che allo stato attuale non sono state raggiunge posizioni alternative percorribili. Pirlo, a cui si è pensato (anche su suggerimento di Roberto Mancini, a cui Manfredi si è rivolto per un consiglio, segno che il rapporto con Accardi si è decisamente deteriorato), non è stato ancora (ri)contattato, perché il suo ritorno imporrebbe l'interruzione del contratto (triennale) con il direttore sportivo, con il quale era entrato in conflitto. Farlo ora, significherebbe imporre all'ambiente un altro terribile scossone, anche finanziario. E poi lo stesso Pirlo quasi certamente non accetterebbe di mettere la propria firma su quella che purtroppo, allo stato attuale, appare come una retrocessione molto probabile.
L'ipotesi Iachini (gradita ai tifosi e che consentirebbe anche di ottenere la pace sociale ed evitare visite sgradite nel corso della settimana, per le quali invece è già partito il tam tam) non è mai stata presa in considerazione. E' stata sondata una pista estera (con tutte le incognite del caso) e un'altra in Italia, ma nessuna è arrivata vicina all'approfondimento definitivo. Men che meno sono state analizzate soluzioni interne alla Pedone. Almeno oggi. Domani è un altro giorno e si vedrà se maturerà qualcosa di diverso.
Altrimenti martedì toccherà a Semplici provare a riprendere in mano se stesso (l'allenatore ieri è parso emotivamente molto scosso e provato) e la squadra per gestire la settimana e poi la sfida con lo Spezia. Quasi una nemesi per lui. E anche per la Samp. Il dopo, per ora, è inimmaginabile e si naviga a vista. Come tante, troppe volte è stato fatto negli ultimi tempi. E il disastro è sotto gli occhi di tutti.
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