Sampdoria, missione di Matteo Manfredi a Jedda il 13 dicembre alla ricerca di investitori
di Maurizio Michieli
L'azionista di riferimento della società blucerchiata parteciperà al FIFA Club World Cup 2023. Pagata la prima rata di arretrati al Comune di Bogliasco e a dicembre potrebbe esserci l'inaugurazione della nuova palazzina al "Mugnaini"
"Esistono opportunità di investimento sia locali che internazionali. La Sampdoria è un brand storico, per blasone e tifoseria, di cui noi siamo custodi e che abbiamo il compito di sviluppare. Il calcio è un palcoscenico sul quale già adesso e soprattutto nei prossimi anni saranno interessati a salire in molti". Parole di Matteo Manfredi, azionista di riferimento della società blucerchiata (definizione che lui stesso ha dichiarato di prediligere), rilasciate anche ai microfoni di Telenord (https://telenord.it/sampdoria-manfredi-se-con-marotta-abbiamo-parlato-del-prestito-di-lautaro-non-ancora-ci-stiamo-organizzando-64392) in occasione del Dla Piper Forum allo stadio "Meazza" di San Siro a Milano.
Parole chiare e concrete, pur senza la volontà di disegnare fughe in avanti. "Restiamo con i piedi per terra, anche se i risultati aiutano. Ci aspettiamo di più sul campo e fuori. Non sarà un processo immediato, stiamo ricostruendo. Ma la Sampdoria è molto attrattiva", ha specificato Manfredi alla prima uscita pubblica dopo la presentazione di Andrea Pirlo insieme con il suo principale finanziatore Andrea Radrizzani.
Eppure il progetto di irrobustire finanziariamente la Sampdoria - che anche a gennaio dovrà fare i conti con i paletti del mercato, avendo beneficiato del regime di composizione negoziata - va avanti e prevede anche una tappa importante tra poche settimane. Il 13 dicembre, infatti, Matteo Manfredi sarà in Arabia Saudita per partecipare al prestigioso appuntamento del Jedda Fifa World Cup in programma dal 12 al 22 del mese.
In quella occasione approfondirà i contatti con numerosi e differenti potenziali investitori, tra i quali anche il Fondo Pif (Public Investment Fund), Fondo sovrano dell'Arabia Saudita, un dei più grandi fondi sovrani del mondo con un patrimonio totale stimato di oltre 776 miliardi di dollari. È stato fondato nel 1971 allo scopo di investire per conto del governo dell'Arabia Saudita. Dopo aver inizialmente perseguito una politica di investimento prudente e aver fornito principalmente prestiti per progetti di sviluppo nazionale - si legge su Wikipedia - da allora è diventato un investitore globale. Il governo sta pianificando il Saudi Vision 2030 come parte del suo piano di sviluppo per trasformare il Fondo di investimento pubblico nel più grande Fondo sovrano del mondo. Il Fondo, che controlla il club inglese del Newcastle che la scorsa estate ha acquistato Tonali dal Milan per 80 milioni, ha sede nella capitale Riad e l'attuale presidente è il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman Al Sa'ud.
E' realisticamente ipotizzabile che l'attuale commissario tecnico della'Arabia Saudita, Roberto Mancini, abbia contribuito a creare il collegamento con il Fondo Pif. Ma quale potrà essere l'esito di questo e di altri confronti che Manfredi (accompagnato da Andrea Mancini, figlio di Roberto e attuale ds della Samp) avrà a Jedda non è immaginabile allo stato attuale. L'obiettivo è di certo quello di tornare dall'Oriente con prospettive importanti, per quanto dilazionabili nel tempo.
Anche perché la Sampdoria, salvata con un'operazione gestita proprio dallo studio Dla Piper che è diventata materia di analisi (il prossimo convegno sull'argomento sarà all'Università di Bergamo il 30 novembre), avrà bisogno di ulteriori risorse per continuare il suo cammino dopo la conversione del Poc (prestito obbligazionario) in azioni: ai 40 milioni iniziali, potrebbe rendersi necessario aggiungerne altrettanti. Da qui l'impegno di Manfredi a coinvolgere nel progetto nuovi investitori.
Nel frattempo il club sta rispettando gli impegni assunti con l'omologa del Tribunale: il Comune di Bogliasco ha confermato di avere ricevuto il pagamento della prima rata degli arretrati per la concessione del "Mugnaini", dove a dicembre potrebbe anche esserci già l'inaugurazione ufficiale della nuova palazzina sul lato ovest con spogliatoi, palestra, piscina, sala per le colazioni. I lavori nel cantiere proseguono a ritmo serrato, dopo le interruzioni per le note vicende pregresse.
Insomma, tanto è stato fatto e tanto resta da fare per lasciarsi alle spalle uno dei periodi più tormentati della storia blucerchiata. Ma la strada è tracciata.
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