Sampdoria, i nodi da sciogliere per il futuro: Ferrero, direttore sportivo, monte ingaggi, Pirlo e stadio

di Maurizio Michieli

Il presidente Manfredi al lavoro su diversi fronti, a un anno di distanza dal cambio di proprietà la società va in cerca di stabilità

Lavori in corso a casa Samp in vista della prossima stagione di serie B. Il presidente Matteo Manfredi sta portando avanti il casting per rafforzare l'area tecnica con una o due figure da affiancare ad Andrea Mancini, al quale si devono comunque i colpi Pedrola, Leoni e Piccini. La questione è delicata, perché chi arriverà dovrà dedicarsi in particolare ad abbassare il monte ingaggi (il più alto della serie B, ben 27 milioni lordi), sostenibile per un anno ma non per due.

Ieri l'incontro a Milano con Javier Ribalta, ma come per Petrachi allo stato attuale un'intesa non è stata trovata. Gli altri nomi sono quelli di Angelozzi, in scadenza col Frosinone, Accardi, ancora sotto contratto per un anno con l'Empoli in cerca di salvezza, Chiellini e Cherubini mentre sembra sfumato Vagnati. Per quanto riguarda Andrea Pirlo, corteggiato da Monza e Torino, l'intento comune di società e tecnico è rispettare il contratto in scadenza a giugno 2025 ma la prossima settimana ci saranno ulteriori riflessioni.

Martedì alle 12, intanto, resta fissata l'udienza al Tribunale di Milano davanti alla giudice Marconi per dirimere la vertenza con Ferrero e Vidal. L'accordo tombale non è stato per ora trovato, ci sono resistenze soprattutto da parte del trustee. I legali continuano a cercare una composizione, altrimenti dovrà decidere la giudice con tutte le incognite del caso. Situazione, questa, che ha anche bloccato altre due questioni: lo stadio e potenziali investitori.

A un anno di distanza dal cambio di proprietà, la Samp e i suoi tifosi non hanno ancora trovato pace. La speranza è di poter voltare velocemente pagina, sia sul piano giuridico che su quello sportivo con un rilancio delle ambizioni. Vivacchiare è un danno per tutti.