Sampdoria, a metà della prossima settimana via libera al prestito obbligazionario

di Maurizio Michieli - Stefano Rissetto

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Consulente e CdA sono al lavoro senza soste da venerdì mattina, dopo il rinvio del tribunale

Sampdoria, a metà della prossima settimana via libera al prestito obbligazionario

Il via libera al prestito convertibile, lo strumento con cui la cordata Radrizzani-Manfredi entrerà nella Sampdoria, è di competenza del tribunale di Genova, che prendendo tempo ha nominato un consulente ad acta, un professionista di Pavia, sia per esaminare la richiesta di autorizzazione presentata dal CdA all'autorità giurisdizionale, sia per prendere in considerazione ulteriori integrazioni alla configurazione finanziaria del piano di ristrutturazione, con l'eventualità di un impegno più consistente degli investitori e dei loro finanziatori. Consulente e CdA sono quindi al lavoro senza soste da venerdì mattina, dopo il rinvio del tribunale, per abbreviare i tempi di emanazione dell'autorizzazione al prestito.
 

Il 20 vanno completate le formalità di iscrizione al campionato, leggi pagamento debiti sportivi, e il prestito serve appunto a questi adempimenti. Il CdA si sta adoperando per arrivare a una pronuncia la più rapida e anticipata possibile rispetto al 19 giugno, termine massimo fissato dall'autorità: verisimilmente tra martedì 13 e mercoledì 14 giugno: date compatibili sia con l'assemblea degli azionisti convocata per il 16 per l'approvazione del bilancio, sia per espletare le procedure federali.
 

Il 30 maggio gli azionisti avevano aperto all’aumento di capitale, da parte del socio di minoranza, effettuato tramite prestito obbligazionario. Essendo in composizione negoziata, questo prestito doveva ricevere l’avallo del tribunale, perché in caso di esito negativo della procedura tale mossa avrebbe concretizzato un altro debito, ad appesantirne la massa. E quindi, prima di impiegare invano altri soldi, il tribunale vuole garanzie sul fatto che il piano di ristrutturazione vada in porto. Un percorso previsto dal CdA e che non è quindi una sorpresa in quanto, anche in caso di aumento di capitale, si sarebbe operato con finanza ponte che avrebbe dovuto ricevere il via libera del tribunale.
 

Per essere certi di ottenere luce verde dal tribunale, il CdA sta quindi procedendo a dare spiegazioni in merito alla costruzione del piano di risanamento, che è comunque stato già oggetto di revisione e verifica positiva dall’esperto avvocato Bissocoli, dagli investitori che lo hanno proposto e dai creditori che stanno accettando gli accordi.