Salvini a Telenord: "Meloni indagata, non auguro a nessuno quel che ho passato io. Porti, presidenti entro febbraio"

di Matteo Cantile

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Nel forum "Muoversi nel futuro: l'intelligenza artificiale e la transizione energetica nei trasporti marittimi e terrestri" organizzato da Telenord

"Il ponte sullo Stretto è l'unica opera che ancora prima di essere approvata è sotto indagine tra l'altro dallo stesso procuratore che ha inviato l'avviso di garanzia alla presidente Meloni: sul tavolo della procura di Roma c'è un avviso contro ignoti, e immagino che questo ignoto sia io". Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in collegamento con il convegno 'Muoversi nel futuro: l'intelligenza artificiale e la transizione energetica nei trasporti marittimi e terrestri' organizzato da Telenord all'Excelsior Palace di Rapallo, in programma fino a domani. Salvini ha risposto alla domanda del direttore di Telenord Matteo Cantile, se avesse qualche consiglio da dare alla presidente Meloni, in merito all'indagine avviata su di lei. "Ci sono passato e non lo auguro a nessuno dei presenti. Sono andato a Palermo una volta al mese per tre anni".

 

Presidenti dei porti -  "Io spero che il mese di febbraio, che si apre domani, sia assolutamente sufficiente. Le nomine dei presidenti devono essere concordate fra il ministero e le Regioni, e ci sono regioni di centrosinistra, regioni di centrodestra. Faccio l’esempio del porto di La Spezia, che è a cavallo tra Liguria e Toscana. Quindi ci vuole non solo una professionalità riconosciuta proposta da me (perché poi la firma e la faccia sono le mie), ma anche l’ok dei governatori Bucci e Giani. Spero che almeno sulle infrastrutture la politica smetta di litigare. Io sono stato diverse volte all’estero a rappresentare l’Italia al governo italiano, a parlare di portualità, a parlare di ETS, e le nuove tassazioni sulle emissioni sono qualcosa di totalmente assurdo che rischiano di mettere fuori mercato le nostre aziende e i nostri porti, a vantaggio di quelli extraeuropei. All’estero, di solito, la politica sui temi infrastrutturali unisce. Sulla difesa della portualità, ad esempio, non c’è dibattito politico. In Italia, invece, quando si deve decidere dove fare la fermata dell’alta velocità, come nel caso della media Etruria, c’è una guerra tra Toscana e Umbria. Lo stesso vale per il ponte sullo Stretto, che creerà, secondo le stime, 120.000 posti di lavoro. Ovviamente, attraversarlo in 10 minuti in camion, in treno, in macchina o in moto è diverso che aspettare 3 ore in traghetto. Però anche su quello ci sono divisioni politiche. Spero che febbraio sia il mese giusto, perché ci sono tante risorse da mettere a terra, ma ci sono anche alcune complessità burocratiche da superare. La cronaca recente ci dice che il gruppo parlamentare Lega alla Camera sta lavorando sul superamento del parere vincolante delle sovrintendenze, che spesso, invece di agevolare, bloccano anche piccole iniziative senza nessun senso, particolarmente quelle ambiziose dal punto di vista paesaggistico o monumentale. Quindi, conto di riuscire a fare bene e in fretta".

 

Green deal - "Sul tema del cosiddetto "Green Deal", che spesso si è ridotto a un ambientalismo di facciata, si stanno aprendo importanti riflessioni sia a Washington che a Bruxelles. Questo è un aspetto fondamentale. Tutti sono d’accordo nell’importanza dell’ambiente, dell’ecosistema, della fauna ittica e della flora. Tuttavia, mettere fuori mercato o, peggio ancora, fuori legge i motori a combustione interna è una scelta che non ha senso. Questo approccio, oltre a essere irrealizzabile, rischia di danneggiare seriamente il nostro sistema logistico e industriale. Significa, in pratica, fare un regalo legale ai nostri competitor, come la Cina, mentre i nuovi messaggi provenienti dall’America e dall’Europa ci costringono a ricordare che siamo in Europa. Non dobbiamo sorprenderci se gli americani difendono i propri interessi e i cinesi fanno lo stesso. In Europa, però, ci sono stati periodi in cui qualcuno ha fatto gli interessi di altri. Conosco bene le imprese, sia marittime che dell’autotrasporto, e sono in continuo contatto con loro, così come con il settore ferroviario. Tuttavia, pensare di eliminare i motori endotermici dal 1° gennaio 2035 e sostituirli con solo motori elettrici è una scelta impraticabile, irrealistica e dannosa. Bisogna, invece, promuovere l’intermodalità e affrontare i cambiamenti con buon senso e gradualità".

 

Meloni indagata e il processo di Palerrmo - "Ho vissuto per tre anni un processo penale, che mi ha portato a scoprire ogni angolo di Palermo, dove andavo ogni mese per le udienze. Non auguro questa esperienza a nessuno, nemmeno a Giorgia Meloni. La politica è una scelta che ci siamo presi, con oneri e onori, ma non avevo mai immaginato che un processo penale potesse far parte della mia carriera politica. È finita bene, ma mi sembra che queste incursioni giudiziarie siano poco serie e fuori luogo. Spero che non ci siano sprechi di tempo e denaro pubblico in iniziative che non hanno fondamento giuridico. Detto questo, io sono nel mio ufficio, lavorando tranquillamente, nonostante abbia a che fare con diversi esposti. Faccio l’esempio del ponte sullo Stretto: è l’unica grande opera pubblica al mondo in cui, prima di iniziare, il ponte è già sotto indagine e la Procura di Roma ha ricevuto un esposto contro ignoti, perché qualcuno vuole fare il ponte tra Sicilia e Calabria con l'ignoto. Mi sembra che ci sia un’accusa per aver mantenuto una promessa fatta in campagna elettorale, ma per noi è un dovere".

 

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