Rigassificatore, Toti: "Nessun impatto negativo su ambiente e turismo". Pastorino: "Lo aspettiamo al varco"
di Stefano Rissetto
Il governatore: "L'impianto sarà invece opportunità economica per tutta la provincia". Il capogruppo di LC:
L'impianto entrerà in funzione soltanto nel 2026, ma la discussione sul rigassificatore da collocare al largo di Vado Ligure è già in corso, asperrima. Così il presidente della Regione Giovanni Toti tiene a chiarire: "Il rigassificatore modello offshore che sarà riposizionato al largo della costa di Vado Ligure non avrà ricadute negative sull'ambiente, né sul turismo, né sull'indotto a esso collegato. Sarà invece opportunità economica per tutta la provincia. Gli incontri tecnici programmati con Snam a partire da domani chiariranno tutti i punti circa l'assoluta sicurezza dell'infrastruttura, sia per la popolazione, sia per l'ecosistema". Il presidente della Regione Liguria analizza le preoccupazioni espresse da alcuni operatori turistici della provincia di Savona sul ricollocamento della nave rigassificatrice 'Golar Tundra' al largo della costa di Vado Ligure e relativo collegamento con la rete nazionale.
"L'iter autorizzativo appena iniziato confermerà inoltre che la Golar Tundra verrà posizionata in un'area già oggi dedicata allo stazionamento delle navi dirette ai porti di Savona e Vado, tra cui proprio le imbarcazioni dedicate al trasporto di combustibili fossili. Il rigassificatore sarà lontano da ogni area protetta del Mar Ligure e il turismo non subirà alcun tipo di ricaduta negativa - ha aggiunto Toti -. L'esempio virtuoso è quello di un altro impianto ligure già attivo, ovvero Panigaglia, adiacente alla località turistica di Porto Venere e a pochi chilometri dal Parco nazionale delle Cinque Terre. Fuori dai confini regionali troviamo poi il rigassificatore di Livorno, non lontano dalle isole del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano".
"Tutte queste località - conclude - non solo non sono danneggiate dalla presenza dell'impianto ma, anzi, si confermano mete di straordinaria attrattività turistica su scala globale. Lo attestato le presenze record registrate proprio in questi giorni dal comprensorio delle Cinque Terre. Poiché in questi anni gli operatori turistici non hanno segnalato alcun tipo di ricaduta negativa, è evidente che anche lungo la costa di Vado Ligure una corretta programmazione energetica nazionale eviterà al tessuto economico, e quindi anche alle imprese turistiche, di subire i danni derivanti dal caro carburanti che affligge albergatori, ristoratori, attività ludico-ricreative e ovviamente i turisti".
La ricostruzione di Toti non convince Gianni Pastorino, capogruppo in Regione di Linea Condivisa: "Il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti, nonché commissario per il rigassificatore, avrebbe dovuto incontrare a Vado gli amministratori comunali. L'appuntamento era stato fissato al 23 agosto ma il presidente ha deciso di spostare il luogo dell'appuntamento da Vado a Genova. Ancora una volta si sottrae al confronto".
"La decisione non è stata presa bene dai cittadini ed è normale che si sia sollevata un'ondata di protesta. Toti sposta la riunione a Genova, lontano dai riflettori e senza un vero confronto con chi vive quel territorio, con la popolazione e le associazioni che chiedono risposte chiare. Non mi meraviglia che il presidente fugga. Speriamo solo non faccia altrettanto il prossimo 14 settembre, data in cui ho chiesto la convocazione delle Commissioni regionali congiunte III e IV, alla presenza dei vertici di Snam, sulla collocazione del rigassificatore". "Quella del rigassificatore tra Vado e Savona è stata una decisione annunciata a mezzo stampa e presa senza interpellare gli organi del Consiglio Regionale. Oltre a fare l'anchorman il presidente Toti farebbe meglio ad avere più rispetto per i territori e per le forze politiche. Lo aspetteremo al varco" conclude Pastorino
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