Rigassificatore, il ministro Pichetto Fratin: “Spostarlo a Vado scelta strategica, costi irrilevanti per gli utenti“

di Gaia Cifone

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Il ministro dell’Ambiente: “La nave rigassificatrice Golar Tundra è un asset strategico per la sicurezza energetica del Paese”

Rigassificatore, il ministro Pichetto Fratin: “Spostarlo a Vado scelta strategica, costi irrilevanti per gli utenti“

Spostare il rigassificatore a Vado Ligure è una scelta strategica per il Paese e in pratica non ha ricadute economiche sui cittadini. Lo sostiene il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin: "La nave rigassificatrice Golar Tundra è un asset strategico per la sicurezza energetica del Paese, in termini di garanzia delle forniture di gas naturale e di effetti positivi sulla stabilità dei prezzi".

"Tuttavia l'autorizzazione ad operare a Piombino ha una validità di soli tre anni e lo spostamento, dall'attuale collocazione in Toscana a largo di Vado Ligure, è fondamentale non solo per la necessaria diversificazione delle fonti e quindi nell'ottica di una maggiore indipendenza energetica, ma anche per la sua collocazione strategica in prossimità dei mercati di consumo del Nord Italia''.

"Un'operazione che prevede un costo - conclude il ministro - ma anche se questo si trasferisse per intero sui cittadini, cosa non automatica, l'incidenza sarebbe assolutamente marginale''.

Secondo fonti ministeriali, infatti, l’aumento tariffa rigassificazione, in caso di spostamento da Piombino a Vado è di 0,5 centesimi a metro cubo, costo che va ripartito e spalmato sulla base di tutti i consumi nazionali. Considerando che una famiglia italiana media (4 persone) consuma 1.400 mc/anno di gas (è questo il riferimento standard che fa anche l’Arera, l’autorità), il rincaro ammonta a 50 centesimi l'anno.