Rigassificatore, Natale (Pd): "'Azione' fa da portavoce di Toti". Ma a Savona il partito di Calenda si ribella al leader

di Stefano Rissetto

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Il segretario regionale democratico attacca il leader centrista, che ha problemi anche con i rappresentanti locali della sua formazione

Rigassificatore, Natale (Pd): "'Azione' fa da portavoce di Toti". Ma a Savona il partito di Calenda si ribella al leader

"Il giorno dopo la grande manifestazione contro il rigassificatore e dopo che anche la Lega, pur stando con Toti, arriva a chiedere maggiori informazioni sul progetto, Calenda e Rossetti, appena entrato in 'Azione', si sono incaricati di recarsi a Vado per spiegare la bontà di quanto Toti ha deciso. Ci ricordavamo un Rossetti più dubbioso rispetto a oggi, ma forse nel cambio di Partito ha perso anche qualche dubbio". Così Davide Natale, segretario regionale del PD della Liguria.

"Noi continueremo a lavorare - prosegue - per rigettare quanto Toti e il Governo Meloni hanno deciso, perché noi crediamo in un modello di sviluppo diverso che guarda all’ambiente e alle esigenze dei territori e che vede nei fondi del Pnrr le risorse per rilanciare il Paese senza riportarlo indietro nel tempo. Siamo convinti che il territorio savonese possa continuare ad ambire alla valorizzazione delle proprie coste e della sua vocazione turistica. La nostra battaglia sarà al fianco dei tanti cittadini, comitati, mondo imprenditoriale che per diversi aspetti è preoccupato di quanto è stato deciso. "Azione" sarà portavoce sul territorio di Toti sul suo progetto, noi lavoreremo per progetti alternativi".

Ma a Savona il partito di Calenda si distacca dalla linea del leader, dicendosi contrario al progetto così come è stato presentato. "Organizzeremo un incontro sul territorio con il segretario Carlo Calenda per verificare il progetto, noi lo abbiamo già fatto e non lo condividiamo alle condizioni ad oggi presentate. La nostra non è una posizione solamente politica, anche se ovviamente c'è una opposizione alle politiche portate avanti da Toti in questi anni, ma anche e soprattutto tecnica di non condivisione del progetto". Lo hanno scritto in una nota i rappresentanti di Savona in Azione dopo che oggi il segretario del partito in visita a Genova ha detto di essere favorevole al rigassificatore mobile per il quale è stato nominato commissario il governatore Giovanni Toti.

"Siamo consapevoli che la linea politica nazionale di Azione è favorevole ai rigassificatori come strumento voluto da Mario Draghi in seguito alla crisi energetica. Condividiamo tale linea e abbiamo valutato il progetto senza pregiudizi ideologici. Il caso di Vado Ligure è differente dal caso di Piombino, non si tratta di un collocamento di emergenza e pertanto sarà sottoposto a procedura di VIA nazionale ordinaria. Le perplessità, dunque, non derivano dall'impianto in sè, che riteniamo sicuro e anche necessario, ma dal progetto che prevede il suo posizionamento a soli 4 km da Vado e 2.9 km da Savona, con una vicinanza preoccupante all'area marina protetta di Bergeggi e alle coste savonesi, che vivono di un turismo balneare che sarebbe danneggiato dalla presenza dell'impianto. Le zone di interdizione, previste dalla capitaneria di Livorno, non sarebbero adeguate alla nostra zona, in quanto vi rientrerebbero i porti di Savona e Vado, i quali vedono un traffico di merci e persone importantissimo. Inoltre, come già espressamente dichiarato, riteniamo inadeguate e inaccettabili - conclude la nota - le modalità di imposizione e la scarsa condivisione da parte del presidente della Regione Toti e del presidente della Provincia Olivieri".