Riforma concessioni balneari, Berrino: "Conseguenze tragiche per gli stabilimenti della Liguria"

di Marco Innocenti

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"Ci aspettavamo che dopo la mappatura il governo sostenesse la tesi che la direttiva Bolkenstein non va applicata ai balneari"

Riforma concessioni balneari, Berrino: "Conseguenze tragiche per gli stabilimenti della Liguria"

Mesi, anzi anni di immobilismo e poi ieri l'accelerata improvvisa del governo. Sulla questione delle concessioni balneari, il cambio di rotta dell'esecutivo è stato tanto repentino quanto sorprendente per un settore che, da tempo, temeva per il proprio futuro sotto la spada di Damocle della famosa, o famigerata per qualcuno, direttiva Bolkenstein.

Concessioni da mettere a gara a partire dal 2024, tutelando gli investimenti fatti negli ultimi 5 anni da chi su quella concessione ha costruito il proprio reddito, raggruppando magari l'intera famiglia intorno ad un fazzoletto di spiaggia e ad una manciata di ombrelloni. La misura è stata votata all'unanimità in consiglio dei ministri e dovrà ora passare al vaglio del Parlamento ma c'è già chi prova a smarcarsi o promette battaglia.

Ma quali potranno essere le ripercussioni della riforma sui tanti concessionari della Liguria? “Tragiche - assicura l'assessore regionale al turismo Gianni Berrino - Nel senso che nessuno si aspettava questa accelerazione. Eravamo in attesa che alla fine della mappatura si continuasse a sostenere la tesi che la Bolkenstein non riguardasse i balneari. In primis perché si tratta di servizi, com'era arcinoto, e poi perché la mappatura avrebbe portato ad evidenziare che il litorale non è interamente occupato dagli stabilimenti ma che lo è solo in minima parte”.

Questa accelerazione di ieri – prosegue – va in tutt'altra direzione e io sono molto preoccupato dall'impatto che potrà avere nella nostra regione dove gran parte degli stabilimenti balneari, oltre ad essere molto piccoli, sono quasi tutti gestiti a livello familiare. Per questo offrono un servizio molto dedicato al cliente, cosa che sarà impossibile con i grandi gruppi che vinceranno quasi tutte le gare, visto che si chiederanno maggiori investimenti e riduzione del costo dell'ombrellone. A quel punto i piccoli imprenditori non potranno affrontare questa doppia sfida”.