Restrizioni covid, Brugnato: niente picnic all’Ulivo, Outlet e attività chiusi
di Antonella Ginocchio
Il sindaco Fabiani: “Preoccupato per il tessuto economico e sociale della nostra cittadina”
Per il secondo anno consecutivo le restrizioni legate alla pandemia costringono i brugnatesi a rinunciare al consueto pic nic nei prati che circondano il Santuario di Nostra Signora dell’Olivo, che richiama gente dall’intera provincia spezzina. Un’escursione che unisce tradizione, devozione, cultura e la voglia di fare festa ad inizio primavera.
Come già lo scorso anno, il sindaco Corrado Fabiani ha dovuto emettere un’ordinanza che vieta assembramenti nei prati che circondano l’antichissimo santuario immerso nel verde. La chiesa è situata alle spalle della cittadina, che rappresenta il cuore economico i della Val di Vara, con un forte tessuto commerciale ed imprenditoriale, capace di garantire circa 800 posti di lavoro, e messo a dura prova dalla pandemia e dalle conseguenti restrizioni.
“Ci siamo dovuti adeguare alle disposizioni emanate dai decreti governativi e dalle ordinanze per evitare che in questa zona ci fossero assembramenti - ha spiegato il sindaco. – In epoca non covid gli assembramenti in questa occasione ci hanno sempre fatto piacere, ma con la pandemia in atto abbiamo dovuto stoppare chi avrebbe voluto qui a fare i consueto pic nic”.
Ma pic nic di pasqueta a parte, il sindaco ha ben altri crucci: “Sono preoccupato per i nostro tessuto economico e sociale, messo a dura prova dalle restrizioni legate a questa pandemia”, dice Fabiani, ricordando che Brugnato è sede di una grande struttura sociosanitaria, di numerose attività artigianali e commerciali. E fra queste ultime c’è anche Shopinn brugnato 5terre outlet village che, anche in zona gialla o arancione, nel fine settimana è obbligato a restare chiuso, benchè il percorso sia totalmente all’aperto.
“I nostri imprenditori stanno cercando di resistere – dice Fabiani – ma è chiaro che se la situazione perdura, si va incontro alla cassa integrazione e, nella peggiore delle ipotesi, si rischia di perdere dei posti di lavoro. Cerchiamo di fare il possibile per evitare che questo accada”.
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