Psa Genova Pra', Danesi: "Pronti a inaugurare due nuove gru di ferrovia"

di Marco Innocenti

"Il via libera di Enac e i lavori per la nuova base da 7 treni da 750 metri faranno del porto di Pra' uno snodo fondamentale verso il nord Europa"

Video momentaneamente non disponibile.

Il parere positivo espresso da Enac ha dato il via libera all'utilizzo delle gru da 90 metri di altezza su quasi tutta la lunghezza della banchina, permettendo al terminal Psa Genova Pra' di far attraccare contemporaneamente ben tre meganavi da oltre 20mila teus oltre ad una quarta nave, più piccola. Un parere atteso da tempo nel terminal genovese, che promette di dare un forte impulso a tutto lo scalo, anche in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando.

"Oggi abbiamo 1200 metri di banchina - spiega Gilberto Danesi, presidente di Psa Italia - ma noi stiamo facendo anche un altro tipo di operazione ad ovest del nostro terminal: abbiamo demolito un approdo ro-ro recuperando altri 200 metri di banchina, arrivando quindi a 1400 metri totali. Adesso noi possiamo tranquillamente attraccare tre navi da 400 metri quindi da oltre 20mila teus. Cambia l'offerta, siamo in grado di soddisfare la domanda non solo attuale ma anche futura delle shipping line, quello che Psa fa in tutto il mondo, cercando di adeguare le sue facilities alle esigenze del mercato e all'evoluzione enorme che c'è stata in questi anni del naviglio".

"Il porto di Genova e in particolare il porto di Pra' diventano quindi significativi e molto importanti - aggiunge Danesi - Oltre a ciò noi abbiamo poi il secondo binario che ci ha permesso di aumentare molto l'arrivo e la partenza dei treni. Unito alle ultime evoluzioni che avremo, con la demolizione del viadotto attuale e la costruzione di un viadotto nuovo, ricaveremo spazio per creare una base ferroviario da 7 binari da 750 metri. Il terminal comincia così ad avere una conformazione estremamente interessante perché con linee di questa lunghezza possiamo mandare i treni in tutt'Europa e il costo del teu trasportato con un treno da 750 metri è molto più competitivo rispetto ai soliti treni da 400-450 metri. Sono lavori che partiranno come previsto per l'inizio del 2021. Proveremo a dare qualche fastidio ai grandi porti del nord Europa, più facilitati rispetto ai nostri porti non avendo Appennini e Alpi da valicare. Stiamo definendo la convenzione per i lavori e termineranno per la fine del 2023.

Ma le novità non finiscono qui: "Nei prossimi giorni - svela Danesi - inaugureremo due nuove gru di ferrovia che stiamo installando dopo averle ricevute dall'Austria. Questo ci permetterà di avere 4 gru di ferrovia atte a caricare e scaricare treni in modo sempre più performante, veloce e affidabile. Noi ci stiamo credendo fortemente e lo si dimostra il fatto che, dopo l'investimento pubblico per il secondo binario, noi come privati immediatamente facciamo la nostra parte”.