Portofino, Parco: Tar conferma perimetro ampio ma senza misure di tutela né comitato di gestione
di Stefano Rissetto
"La definizione delle zone interne e della relativa disciplina interinale di salvaguardia non può prescindere dal dialogo con gli enti locali"
Prosegue la storia infinita del Parco di Portofino. Il Tar Liguria ha infatti accolto, sia pure parzialmente, il ricorso di sette Comuni (Avegno, Tribogna, Cicagna, Recco, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Portofino) e di Regione Liguria, cancellando parzialmente il decreto ministeriale con il quale l’allora Ministro dell’Ambiente Roberto Cingolani definiva la perimetrazione ampia del futuro Parco Nazionale, estendendola ai territori di 11 Comuni. Perimetrazione che però sarebbe "risparmiata" dalla pronuncia.
Il Tar ha accolto il ricorso nella parte relativa alla composizione del Comitato di gestione provvisoria del Parco. I Comuni, contrari all'ampliamento, si erano rifiutati di prendere parte alle riunioni del Comitato e allora il Ministero avevano formalmente nominato come legali rappresentanti gli stessi sindaci dei Comuni oppositori, che avrebbero disertato le riunioni. In base alla pronuncia del Tar, il Ministero dell’Ambiente avrebbe dovuto nominare il prefetto di Genova come legale rappresentante. Censurati dai magistrati amministrativi anche i termini brevi concessi alla Regione per esprimersi e la scarsa attenzione rispetto alle osservazioni critiche.
Inoltre nello scorso maggio sempre il Tar della Liguria, con un altro collegio, bocciando il decreto del ministro Gilberto Pichetto Fratin, aveva ripristinato per sentenza il perimetro provvisorio di oltre 5300 ettari con undici Comuni, deciso nel 2017 dall’Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale del ministero dell’Ambiente.
Secondo il Tar, il Parco resterebbe a 11 Comuni, nei confini del decreto Cingolani, ma perderebbe organi gestionali e misure di salvaguardia. Scrivono infatti i magistrati: "Ferma la delimitazione provvisoria dei confini del parco nazionale, la definizione delle zone interne e della relativa disciplina interinale di salvaguardia non può prescindere dal dialogo con gli enti locali, come prescritto". Quindi, un monito alle istituzioni locali per un riempimento del quadro normativo: "Resta salva la facoltà del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di non dare ulteriore corso alla fase provvisoria e di procedere all’istituzione definitiva del parco nazionale di Portofino d’intesa con la Regione Liguria, eventualmente stabilendo, previa adeguata consultazione della stessa Regione e dei Comuni interessati, misure di salvaguardia efficaci sino all’entrata in vigore del piano per il parco".
"Dopo tale ulteriore conferma della legittimità della perimetrazione provvisoria del Parco Nazionale di Portofino estesa al territorio di undici Comuni del Levante ligure, già ribadita da due precedenti sentenze del Tar Liguria, si auspica una pronta e tempestiva redazione della perimetrazione definitiva affinché dopo oltre sette anni dalla sua previsione a livello legislativo il Parco nazionale di Portofino possa concretamente essere istituito" dice l'avvocato Daniele Granara, difensore e presidente dell'Associazione Internazionale Amici del Monte di Portofino.
"Una grande notizia - commenta Alessio Piana, candidato Lega alle Regionali - visto che con questa sentenza torna a rivivere il Parco regionale di Portofino nella sua perimetrazione storica, comprendente i comuni di Camogli, Portofino e Santa Margherita Ligure. Ora il Ministero dell’Ambiente lavori per l’intesa con Regione e i tre comuni sulla perimetrazione definitiva dell’attuale Parco regionale”.
Commenta Sandro Garibaldi, candidato Lega alle Regionali: “I confini del Parco nazionale di Portofino non saranno ampliati. Il T.A.R. ha emesso oggi la sentenza con la quale vengono accolti i ricorsi di Regione e dei comuni contro l’allargamento del Parco. Una notizia che mi fa molto piacere perché finalmente abbiamo ottenuto il risultato che volevamo. Ho sempre pensato che i confini del Parco di Portofino non dovessero essere allargati oltre quelli dello storico Parco regionale e mi sono sempre impegnato perché le richieste degli abitanti fossero ascoltate, recandomi anche di persona al ministero dell’Ambiente. Una perimetrazione uguale ai confini del 1935 sui tre comuni di Santa Margherita Ligure, Portofino e Camogli, che è quella che ci permetterà di avere un parco sicuramente condiviso da tutto il territorio”.
"L'ostruzionismo della destra sul Parco nazionale di Portofino ci ha fatto perdere sette anni e milioni di euro, la sentenza di oggi del Tar Liguria è figlia degli errori della Regione, ora è tempo di un parco vero, costruito con i territori". È il commento del capogruppo uscente del Partito Democratico in Consiglio regionale Luca Garibaldi sulla sentenza del Tar Liguria. ''Dopo sette anni avremmo potuto avere un Parco nazionale che avrebbe portato ricadute economiche e turistiche importanti sul territorio, invece a causa delle politiche della destra siamo all'anno zero - denuncia Garibaldi -. La sentenza del Tar di oggi nei fatti lo conferma, perché certifica errori di procedura e di coinvolgimento democratico. Il decreto Cingolani nasceva come risposta alla stallo della Giunta nel decidere il futuro del Parco: e a questo decreto si è risposto solo con ricorsi e non con un'azione politica. Prendiamo atto che la destra non vuole le aree protette e danneggia l'economia del Tigullio e della Liguria".
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