Porto La Spezia, Scalisi (LSCT): "Le linee marittime hanno perso puntualità, logistica congestionata"

di Edoardo Cozza

L'ad dell'azienda terminalistica: "Rispetto al 2019 maggiori problemi di congestione. Nel 2021 ottimi volumi, ma nel 2023 torneremo al pre-covid"

Nel porto della Spezia il terminal Lsct, guidato dall'amministratore delegato Alfredo Scalisi, ha fatto registrare un 2021 di crescita, come spiega lo stesso ad ai microfoni di Telenord: "Facendo un paragone con il 2019, siamo ancora indietro, ma nel 2021 siamo cresciuti molto rispetto al 2020. Quest'anno puntiamo ancora a una sostanziale crescita, ma per un pareggio con l'ultimo anno pre-covid ci vorrà almeno il 2023"

È un periodo particolare per la catena logistica, sia perché si è capito quanto sia fondamentale, sia perché vive un momento decisamente peculiare: "Gli ultimi due anni hanno fatto capire alla gente comune l'importanza della logistica, perché gli scaffali sono rimasti pieni anche durante i lockdown. Viviamo un momento particolare, perché le linee marittime non rispettano i tempi per diverse cause: la puntalità non è quella del 2019 e questo crea congestioni nei vari terminal. Noi cerchiamo, lavorando coi clienti, di porre un freno alla situazione, perché la totale congestione porterebbe a problemi peggiori"

Genova guarda al futuro, ma lo scalo spezzino che prospettive ha? "Le realtà di Genova e La Spezia non sono slegate, i due porti si vedono e si influenzano: a Genova ci saranno investimenti importanti, ma anche qui alla Spezia ci saranno molti cambiamenti legati al piano di sviluppo"