Porto di Genova, Spinelli: "Si parta coi lavori della diga: Cingolani si svegli e dia il parere mancante"

di Edoardo Cozza

L'imprenditore spiega: "Ci sono soldi e lavoro, non si può attendere più tempo: il nord Europa intanto avanza. Noi al palo per cavilli burocratici"

È un Aldo Spinelli sempre chiaro e diretto nei suoi messaggi e nelle sue analisi intorno alla situazione del porto di Genova. Ciò che chiede l'imprenditore e terminalista è concretezza: "A noi servirebbe un presidente dell'AdSP con l'autonomia di poter decidere, di poter vedere e valutare chi veramente nel porto di Genova produce posti di lavoro e investimenti e di cosa c'è bisogno. Se la pensiamo come una Spa come le nostre aziende bisogna dare e ricevere, perché lo Stato italiano non deve fare investimenti senza produrre lavoro come sta accendendo ora e come successo in passato. È l'autonomia che fa grande un porto o un'autorità di sistema portuale".

La situazione attuale sarebbe rosea, ma mancano passaggi decisivi: "Il presidente Signorini sta raccogliendo frutti importanti, ma troppi investimenti sono fermi perché osteggiati dalla burocrazia. Se non sblocchiamo tutto quello che c'è in cantiere, come diga e piano ferroviario, a causa dei cavilli, noi subiremo ancora la cronica mancanza di carte e ultimi permessi. Serve l'autonomia, come il sindaco Bucci l'ha avuta per la ricostruzione del ponte Morandi perché c'è un'emergenza di spazi nel porto, c'è un'emergenza legata alla sicurezza ed è per questo che serve un ruolo commissariale per il porto. E fondamentale è il ruolo, autonomo anche questo, della capitaneria di porto. È vergognoso dover bussare a numerosi ministeri per il via libera a un'opera come la diga: è inammissibile"

In realtà il presidente dell'AdSP è stato da poco nominato commissario straordinario: "Se Signorini ha i poteri da commissario per la diga, li sfrutti: allora che si inizi, non si pensi alla carta che manca o al permesso che ritarda. Ci sono i soldi, c'è il lavoro e intanto le navi vanno in Nord Europa perché non abbiamo le banchine adeguate e le ferrovie adatte. Noi arriveremo a 6 o 7 milioni di container, ma per riceverli servono poi le ferrovie, non bastano le autostrade: è una perdita di tempo altrimenti. E poi c'è il tema riempimenti: oggi sono inadatti alle navi moderne, il porto va completamente rinnovato. Signorini agisca coi suoi poteri da commissario". 

Un ultimo appunto all'idea della diga foranea che verrà realizzata: "Il progetto della diga è migliorabile, ma intanto si deve iniziare con quanto è stato già approntato: poi le varianti si possono fare, per le evoluzioni c'è tempo. Svegliamoci, si inizi con l'opera e si dia avvio ai lavori: Cingolani si svegli per questo parere che manca dal suo ministero".